Ha conosciuto il mondo scoprendolo a poco a poco, venendo a contatto con realtà sempre nuove e connettendo relazioni in ogni angolo del globo. In poco tempo ha iniziato a costruirsi un’esperienza nel mondo dei viaggi e degli eventi che l’ha portata ad alzare sempre di più il livello del suo lavoro.
Stiamo parlando di Luisa Berio, originaria di San Bartolomeo al Mare, in provincia di Imperia, partita a 20 anni in cerca di avventure e arrivando ora a gestire le pubbliche relazioni e ad organizzare eventi speciali a Roma, nel primo hotel di design d’Italia.
QUANDO HA INIZIATO IL SUO PERCORSO?
“Da ragazza non avevo chiare idee su cosa fare nel mio futuro, ma sapevo che volevo viaggiare e scoprire il mondo. A 20 anni, quindi, sono partita con la mia valigetta e mi sono lanciata nel campo dei Tour Operator, che, a quei tempi, fine anni 80, erano nel boom. Sono entrata nel gruppo “Going”, un tour operator che aveva iniziato a operare sul turismo in modo innovativo, utilizzando l’immagine, creando cataloghi all’avanguardia e apprezzato di conseguenza sopratutto dal mondo della moda e dello spettacolo.
Ho iniziato a Ibiza e poi Formentera e via via molte altre mete. Facevo accoglienza di italiani all’estero, costruivo le loro vacanze. Poi ho iniziato a organizzare grandi eventi e mi sono specializzata in quello. E’ stata Ibiza per diversi anni a darmi le opportunità più straordinarie: party, shooting fotografici, matrimoni vip. Le Baleari come pubbliche relazioni per la stagione estiva e poi la tour leader d’inverno per l’azienda Top Team, una delle più importanti Incentive House degli anni 90. Mi sono stati dati ruoli di grandi responsabilità fin da subito, a ripensarci ora mi emoziono ancora”.
QUESTO LAVORO LE HA PERMESSO DI VEDERE IL MONDO.
“Sì, ho visto 3/4 del mondo. Inizialmente è cominciata come una sfida con me stessa, per superare le mie timidezze, e in effetti lo è tuttora. È una costante scoperta del mondo e della mia persona. Ho visitato decine di volte Cuba, altrettante Rio De Janeiro, gli Stati Uniti, e molti altri posti meravigliosi. Era quello che volevo e sono davvero grata per quello che ho ottenuto. In quel periodo conoscevo meglio il mondo che l’Italia. Ricordo che la prima volta che sono salita su una metropolitana è stata a Rio De Janeiro, perché non ero mai stata in una grande città italiana”.
DOPO 12 ANNI HA MESSO “LE RADICI” A ROMA. COME HA VISSUTO IL CAMBIAMENTO?
“È stata dura, anzi durissima. All’inizio ero quasi in “astinenza” di viaggi. Fortunatamente però sono sempre rimasta in contatto con tutti gli amici intorno al mondo, e ogni occasione è buona per andarli a trovare o per ospitarli.
A Roma sono arrivata nel 2001 con mia figlia piccola, accettando una proposta di lavoro che racchiudeva tutti gli aspetti che avevo vissuto fino ad allora, ma senza grandi spostamenti. Ho visto le potenzialità nel primo hotel di design che era in costruzione e che ha aperto nel 2002. Era l’Es. Hotel, ora della catena Radisson Blu e gestito dalla società italiana Jsh.
Ho sviluppato il settore eventi speciali, le pubbliche relazioni e il settore location, mettendo a frutto tutta la mia esperienza. Allora una professione quasi sconosciuta in Italia, ma di grande prestigio nelle catene di boutique hotel all’estero”.
COSA HA DI SPECIALE IL RADISSON BLU RISPETTO AGLI ALTRI HOTEL DI LUSSO ROMANI E ITALIANI?
“Ovviamente, appunto, si tratta di un Hotel di alto livello, con tutti i servizi specializzati e di lusso che ci si aspetta, e tutti aperti anche al pubblico esterno e non solo al cliente. Ma molto particolare. Quello però che lo differenzia dagli altri, su cui ho puntato fin da subito, è il fatto di essere diventato un punto di riferimento per la città: il ristorante e il cocktail bar sono meta esclusiva e davvero ambita.
Ormai è un luogo di incontro, scambio, spettacolo ed è frequentato sia dai romani che da stranieri. Cerco sempre di creare eventi speciali collegati a ciò che succede in città, pensare progetti nuovi, dare vetrina a giovani. È l’hotel dei musicisti, delle band internazionali, degli attori, dei dj che si esibiscono a Roma.
Nelle location dell’albergo sono stati girati più di 200 film internazionali e italiani, tantissime serie Tv, spot pubblicitari, servizi fotografici di moda, videoclip. Ogni produzione ha un potenziale infinito, non solo legato alla sola giornata.
Ci sono tantissimi alberghi meravigliosi con location che meritano, ma bisogna farle fruttare e questo ritengo sia davvero quello che fa la differenza rispetto all’accoglienza tradizionale. Ognuno di questi eventi si traduce poi in quello che diventa l’accoglienza più basica: il pernottamento”.
QUALCHE ESEMPIO?
“Siamo stati il set di film come Ocean Twelve, e di serie tv come Ris, Distretto di Polizia, Suburra, film italiani come Manuale d’amore, Forever Young, Natale a Miami, Caos calmo. Sono stati girati i videoclip di Giorgia, Raf, Marco Mengoni, Emma.
Shooting fotografici con i più grandi fotografi, impossibile citare tutti i personaggi del mondo dello spettacolo. Copertine per Vogue,Vanity Fair, Gq, Grazia. Dj set straordinari bordo piscina al settimo piano.
Nel 2004 abbiamo organizzato il primo Pool Party in Italia, un format nato a San Francisco, una grande vetrina internazionale che si è ripetuta per 7 edizioni e che occupava tutti gli spazi, comprese le 235 camere.
Sorrentino ha festeggiato il suo premio oscar con un party esclusivo e a porte chiuse nel nostro rooftop con la mia supervsione. In collaborazione con Rai Cinema abbiamo organizzato un evento per contribuire a raccogliere i fondi per costruire il cinema all’interno dell’ospedale Gemelli.
Sarebbero innumerevoli gli esempi da citare, ma ho sempre ritenuto fondamentale in questo lavoro la discrezione, che non ripaga subito, ma che aiuta ad instaurare una confidenza e rende le relazioni meno superficiali. Un lavoro dietro le quinte.
Un costante confronto con grandi professionisti, sempre supportata da uno staff straordinario e buoni amici”.
ALLO STESSO TEMPO, NON HA MAI DIMENTICATO LE SUE RADICI.
“No, anzi, le ho sempre valorizzate e le ho portate con me con grande orgoglio. Imperia ha grandissimi professionisti, spesso molto più apprezzati fuori dalla città. Un grande vantaggio per me.
Per fare qualche esempio, all’inaugurazione dell’Hotel nel 2002 la compilation musicale è stata prodotta da Stefano Senardi con la sua casa discografica. Tra l’altro, Stefano è uno dei nostri clienti più illustri e abituali, e per noi è sempre un onore ospitarlo. La linea Mediterranea dei Carli ci ha scelto come vetrina per la nuova linea cortesia e recentemente Settimio Benedusi ha accettato la collaborazione per gli scatti della copertina del nostro catalogo. Ho portato Imperia a Roma fin da subito, un supporto reciproco prezioso”.
COM’È CAMBIATO IL SETTORE DEI VIAGGI E DEGLI EVENTI NEGLI ANNI?
“Il punto fermo è che bisogna essere sempre aggiornati, cogliere le occasioni nel giusto momento. Quello che è cambiato, è che un tempo non era così facile essere “sul pezzo”. Ora come allora è un linguaggio preciso, uno stile di vita.
Con internet e social media tutto è molto più semplice. Allo stesso tempo, però, non bisogna dimenticarsi che il fulcro di questo lavoro è il contatto umano, che non si può fermare dietro uno schermo. L’esperienza si fa sul campo e dimostrando il talento e la concretezza. Quotidianamente”.
QUAL È IL SEGRETO PER UN LAVORO COME QUESTO?
“Il sorriso, lo stare bene con le persone, la grande disponibilità, l’elasticità mentale, la curiosità e il rispetto degli altri. Sembra banale, ma è tutto un gioco di relazioni. È necessaria una mente organizzativa, e anche attenta alla psicologia delle persone. Bisogna sempre avere tutto sotto controllo. Non ci sono orari in questo lavoro, spesso diventa parte integrante della tua vita. Personalmente credo che la cosa più importante sia quella di spingersi sempre avanti, senza mai dimenticarsi da dove si arriva”.
PARLANDO DI IMPERIA, COSA PENSA CHE MANCHI ALLA NOSTRA CITTÀ PER ESSERE DAVVERO UNA LOCALITÀ TURISTICA?
“Credo che la cosa che manca sia il confronto con quello che succede fuori, con le realtà che funzionano. Bisogna capire i vantaggi di essere una meta turistica e trovare il modo di esaltare quello che si ha senza creare disagi o problemi. Fare dei nostri limiti un punto di forza e differenziarci. È una terra meravigliosa, è importante investire nella voglia di cambiare e aprire le porte, per davvero”.