Convalidato l’arresto e disposta la misura cautelare del carcere per H.J.P., 29enne italiano di origine boliviana, che, nella giornata di mercoledì 16 agosto, è stato protagonista di un rocambolesco inseguimento da parte dei Carabinieri, a seguito di un tentato furto di rame al cimitero di Caramagna, terminato con l’arresto con l’accusa di tentato furto e di resistenza a pubblico ufficiale.
Questa mattina, in Tribunale a Imperia, si è svolta la direttissima dinnanzi al giudice monocratico Alessia Ceccardi. Il PM Tiziana Berliguer ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura cautelare del carcere, successivamente accordati. La pena definitiva, a seguito di un cumulo di condanne per reati pregressi, è di 3 anni e 7 mesi di carcere.
Durante l’udienza, il Tenente dei Carabinieri Rossi ha raccontato i fatti. L’inseguimento si è svolto anche nel greto del torrente Caramagna e a Moltedo si è verificata una colluttazione, dove un agente ha ricevuto un calcio al volto. Tutti i militari operanti sono stati refertati con prognosi da 2 a 5 giorni.
L‘imputato, difeso dall’avvocato Ventimiglia, ha affermato di non aver sferrato il calcio intenzionalmente e di aver opposto resistenza a Moltedo poiché spaventato. L’avvocato difensore ha chiesto un termine a difesa e quindi un rinvio dell’udienza, che è stato fissato al 20 di settembre.