E’ in programma anche questa settimana “Il Giovedì dell’Archeologo” (visite a gruppi, a partire dalle ore 15:00, pre-iscrizioni allo IAT, partecipazione gratuita), appuntamento settimanale per illustrare le novità emerse nel corso delle indagini nel sito della mansio romana di San Bartolomeo al Mare.
I visitatori verranno edotti sulle attività di scavo in corso, attraverso una sorta di rappresentazione della realtà ai tempi del Lucus Bormani, con i ragazzi dell’Università di Genova, vestiti di abiti in stile romano da loro realizzati con grande accuratezza, che descriveranno le varie figure che si potevano incontrare nella mansio romana: Marco il legionario, Mario il messaggero, Decio e Crispo i mercanti, Vetuzia la proprietaria, le sorelle Manlia e Ottavia ai giochi.
Grandi e piccini verranno introdotti nella vita dell’epoca, anche grazie ad accessori che gli studenti hanno realizzato a scopo didattico, nel pieno rispetto dei dati storici raccolti durante i loro studi. Vengono preparati anche pane senza lievito e vino speziato, per dare la possibilità ai presenti di immedesimarsi meglio nella quotidianità dell’epoca.
I lavori verranno illustrati dal Soprintendente Archeologico, Dott. Luigi Gambaro, dalle responsabili dell’Associazione Etruria Nova, Dott. Elena Santoro e Dott. Lara Marelli, dalla Prof. Silvia Pallecchi dell’Università di Genova. Verrà descritto il lavoro svolto nell’agosto 2016 quando gli archeologi hanno iniziato la campagna di studi in questo sito, e ripercorse le attività di scavo svolte negli anni ’70, con diversi dati del tutto inediti risalenti al periodo precedente alle alluvioni che hanno interessato il sito.
Sono in corso a San Bartolomeo al Mare, nel sito archeologico pluristratificato del Santuario della Rovere (Mansio Romana forse da identificare con la località antica di “Lucus Bormani”), i lavori di indagine realizzati in collaborazione tra Comune di San Bartolomeo al Mare, Università di Genova, Associazione Etruria Nova Onlus e Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona.
Proseguiranno fino a sabato 26 agosto.
Vi partecipano, insieme alle responsabili dell’Associazione Etruria Nova Dott. Elena Santoro e Dott. Lara Marelli, 12 studenti, di cui 8 dell’Università di Genova, uno dell’Università di Parma e 3 ragazzi appartenenti al programma di alternanza scuola-lavoro. Il referente per l’Università è la Prof. Silvia Pallecchi, titolare della cattedra di Metodologie della ricerca archeologica, mentre per la Soprintendenza è il Dott. Luigi Gambaro, funzionario archeologo responsabile della tutela per la provincia di Imperia.