“Gli sforzi vengono sempre ricompensati”. Scriveva così il 20 maggio scorso Fabio Cassella, il dianese indagato nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi truccati di Rivieracqua. Il commento di Cassella, pubblicato sul proprio profilo Facebook, si riferiva alle graduatorie dei concorsi nelle quali figurava come primo classificato per quel che concerne la prova per “esperto amministrativo”.
A distanza di pochi mesi, Cassella risulta indagato nell’inchiesta della Guardia di Finanza, in quanto avrebbe ricevuto in anticipo dal direttore generale di Rivieracqua, Gabriele Saldo, le domande del concorso. Una contestazione che ha portato all’arresto sia di Saldo che del professor Federico Fontana, presidente della commissione giudicatrice, e che secondo le Fiamme Gialle sarebbe suffragata da pedinamenti e intercettazioni telefoniche.
Cassella, lo ricordiamo, era già un dipendente di Rivieracqua, ma in quanto con il contratto in scadenza, si era trovato costretto a sostenere il concorso per l’assunzione. Secondo le Fiamme Gialle furono proprio i buoni rapporti con Saldo a permettergli di poter visionare in anticipo le domande del concorso, guadagnandosi così l’assuzione.