Subisce un nuovo arresto l’aggiudicazione della gestione del planetario del nuovo Museo Navale in via Scarincio. Il motivo? Un ricorso al TAR da parte di una delle ditte che hanno partecipato al bando di gara, la società Skypoint Srl.
Alcuni mesi fa, infatti, la gestione del planetario era stata affidata alla società francese Cosmos, ma, a causa di anomalie riscontrate nell’offerta, per via del ribasso giudicato eccessivo, c’è stato un primo stop per verificarne la correttezza. In seguito sono arrivate dall’impresa transalpina le controdeduzioni, che sono state accolte dalla Commissione.
L’oggetto del contenzioso con la ditta Skypoint riguarda nuovamente questioni legate alle modalità della presentazione dell’offerta e al ribasso d’asta della ditta vincitrice. Il ricorso presentato dalla ditta esclusa determinerà quindi un nuovo arresto all’aggiudicazione.
“È un vero peccato – afferma l’assessore alla cultura Nicola Podestà – perché senza questo nuovo stop i lavori sarebbero potuti già cominciare. Invece ora ci saranno dei ritardi inevitabili per fronteggiare il ricorso che non sono ancora quantificabili.
In ogni caso – continua – quando la magistratura prenderà una decisione, una delle due società vincerà e si aggiudicherà l’appalto, rendendo finalmente possibile l’installazione del planetario”.