L’associazione Garabombo l’invisibile aderisce entusiasticamente alla Spiaggia Libera antirazzista di sabato 2 settembre.
“Da quando è nata lo scopo principale dell’associazione è stato quello di costruire ponti fra i piccoli produttori del mondo e noi consumatori cosiddetti occidentali. Da secoli i nostri governi e le nostre imprese multinazionali tengono sotto un giogo di sfruttamento e repressione intere popolazioni e stati.
Il nostro benessere, perché di questo si tratta anche se siamo in piena crisi, si regge sulle spalle di donne e uomini che non hanno di che sopravvivere quotidianamente, quando non sono obbligati a lasciare le loro terre e le loro case per fare spazio alle coltivazioni, alle industrie, alle miniere e ai pozzi che estraggono e producono a prezzi irrisori per noi.
Quando la vulgata qualunquista dice: aiutiamoli a casa loro, bene, noi lo facciamo già da anni, in maniera volontaria, costruendo filiere eque, solidali, biologiche e trasparenti, ma non vediamo nelle nostre botteghe le file.
Anzi, la giunta regionale a trazione leghista ha cancellato quel poco che c’era di sostegno a chi come noi cerca di costruire nei paesi di partenza di queste persone opportunità di sviluppo che possano evitare la scelta dolorosa di dover emigrare.
Accogliere chi fortunosamente e con fatiche disumane arriva finalmente nella nostra bella terra, non è solo un dovere etico e morale, ma il minimo che possiamo fare per sdebitarci per tutte le sofferenze che in secoli di sfruttamento gli abbiamo causato e purtroppo gli continuano a causare. Ma non è certo solo per pietismo che siamo convinti di ciò, non siamo così sprovveduti da non vedere l’immensa opportunità che si apre per una società come le nostra, vecchia, ricca e imbolsita, con l’arrivo di donne e uomini pieni di speranza ed entusiasmo.
Lo vediamo nella cura con cui accudiscono i nostri anziani, lo vediamo nella dedizione con cui svolgono i lavori più umili, lo vediamo nella determinazione che hanno nel rivendicare i propri diritti. E lo vediamo nell’entusiasmo che hanno nel condividere con noi le loro culture, così come la voglia di conoscere la nostra millenaria civiltà, non certo pura, ma nata dall’incrocio delle innumerevoli conoscenze, costumi e tradizioni. Sarà una spiaggia antirazzista, sarà una spiaggia meticcia, e noi non ci perderemo l’occasione di vivere questo momento di cambiamento per costruire insieme l’Italia, o meglio, il Mondo che verrà, senza paura”