22 Dicembre 2024 21:41

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ESCLUSIVA IMPERIAPOST. “A FAR LA SPESA CON L’AUTO DELL’ASL”. ECCO LE IMMAGINI CHE ACCUSANO DI PECULATO LA DOTT.SSA DEL VECCHIO. PROCESSO AL VIA IL 5 OTTOBRE/FOTO E VIDEO

In breve: Il legale della difesa, Marco Bosio: "Smonteremo tutte le accuse, caso per caso. Andremo a verificare tutto, episodio per episodio, sia per quanto concerne il peculato, che i falsi e la truffa"

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Alcune immagini e un video, frutto degli appostamenti e dei pedinamenti della Guardia di Finanza. Sono queste alcune delle prove raccolte dalle Fiamme Gialle di Imperia e depositate agli atti del processo che vede sul banco degli imputati, accusata di peculato, falso e truffa aggravata ai danni dello Statol’ex dirigente di Medicina Legale dell’Asl Imperiese Simona Del Vecchio.

Un procedimento penale che si inserisce nell’ambito della più vasta inchiesta sulle cosiddette “autopsie fantasma”, sfociata in un alto processo.

In particolare, secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, con pedinamenti e appostamenti, le foto e il video dimostrerebbero che la dott.ssa Del Vecchio avrebbe utilizzato in diverse occasioni l’auto di servizio dell’Asl per propri interessi personali, in particolare per andare a fare la spesa.

Nelle immagini raccolte dagli inquirenti, si vede l’ex dirigente di Medicina Legale uscire da un noto supermercato e da un negozio di animali e salire sull’auto di servizio dell’Asl. Un illecito per il quale è possibile contestare il reato di peculato come ipotizzato dalla Procura? A stabilirlo sarà il Tribunale al termine di un processo che si preannuncia molto lungo, con decine di testimoni.

“Smonteremo tutte le accuse, caso per caso – dichiara a Imperiapost l’avvocato Marco Bosio, legale di Simona Del VecchioAndremo a verificare tutto, episodio per episodio, sia per quanto concerne il peculato, che i falsi e la truffa. Io contesto le accuse della Guardia di Finanza, formulate a seguito dell’analisi, da parte degli inquirenti, delle celle telefoniche, di appostamenti e pedinamenti. 

Riguardo al peculato e all’uso dell’auto dell’Asl, bisogna comprendere il perché dell’utilizzo dell’auto, oltre che il contesto. Le immagini non provano ne dimostrano nulla. In merito alle accuse di falso e truffa per i certificati necroscopici che, secondo la Finanza, sarebbero stati compilati dalla mia assistita mentre si trovava altrove, io contesto ogni addebito. Ho incaricato anche un consulente per lo studio delle celle telefoniche. 

Andremo a dare battaglia su ogni aspetto in aula, quando ripartirà il processo (5 ottobre, ndr)”. 

LE ACCUSE A SIMONA DEL VECCHIO

 – Peculato: per l’indebito utilizzo dell’autovettura di servizio assegnata.
Truffa ai danni dello Stato: per false certificazioni prodotte attestanti lo svolgimento dell’attività di servizio.
Falso ideologico: per aver certificato la morte di alcune persone trovandosi in altro luogo nel momento della redazione del prescritto certificato.

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