22 Dicembre 2024 18:34

22 Dicembre 2024 18:34

“IO E MATTEO NELLA GIUNGLA CITTADINA”. UNA GIORNATA A IMPERIA CON UN RAGAZZO DISABILE/IL RACCONTO

In breve: Michela Aloigi, mamma di un ragazzo disabile, Matteo, ha raccontato tramite la pagina Facebook della propria associazione, "La Giraffa a Rotelle", le quotidiane difficoltà che incontra un disabile a Imperia

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Michela Aloigi, mamma di un ragazzo disabile, Matteo, ha raccontato tramite la pagina Facebook della propria associazione, “La Giraffa a Rotelle”, le quotidiane difficoltà che incontra un disabile a Imperia.

“Oggi io e Matteo abbiamo passato la mattinata insieme combattendo tra ignoranza e barriere. Una giornata tipo di una persona sulla sedia a rotelle ad Imperia. 
 – Ore 10 ASL. Matteo ha appuntamento con il dentista, un solo parcheggio per disabili davanti alla ASL, nella parte dove possono accedere le persone con problemi motori, poiché non ci sono scale ma uno scivolo. Posto occupato! ovvio uno solo!

Trovato parcheggio, camminata, in mezzo alla strada, dato che i marciapiede non hanno scivoli! La porta della ASL (porta antipanico) si apre verso l’ esterno, quindi la persona in carrozzina, se sola, non potrà mai aprirsi la porta!
Sala d’aspetto, atteso un’ora e 10 minuti. Provate a far capire ad un ragazzino che deve avere pazienza per più di un’ora.

Fatto!!! Ora dobbiamo andare a Porto Maurizio in erboristeria, la mamma ha ordinato delle cose. Ci facciamo una passeggiata e un giro ai giardini! Zona pedonale l’ ideale.  La zona pedonale purtroppo è in salita/discesa e i parcheggi per disabili non sono proprio nelle vicinanze, poiché vicino, il Conune di Imperia ha preferito mettere solo parcheggi di carico e scarico! ‘Meravigliosa’ passeggiata in salita, spingendo una carrozzina che pesa più di 70 kg!

Aaaaaaaarrrrrrivatiiiiii! Erboristeria con uno scalino di circa 10 cm. in pendenza, senza pedana e con la porta troppo stretta per far passare le ruote della sedia a rotelle!

Metto i freni alla sedia, che comunque reggo con una mano, poiché la pendenza della via é troppa, mi affaccio dalla porta e chiedo di essere servita, per favore, da fuori! Sarei voluta andare via. I miei 48 euro sono identici a quelli di chi cammina e può entrare nel negozio tranquillamente, ma avendo ordinato i prodotti ed essendo una persona corretta sono rimasta! Torniamo verso Piazza Roma, dove era parcheggiata la macchina, passiamo dal giardino (neanche un gioco inclusivo). Andiamo zitti zitti e arrabbiati verso casa, la nostra ‘isola protetta’.

Il mondo, fuori dalla nostra isola é veramente difficile da vivere ma noi non perderemo mai il ‘coraggio’ di entrare ed affrontare quella giungla, amiamo troppo vivere!”.

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