È stata finalmente mostrata la fotografia alta 8.5 metri, posizionata sul muro dell’Ex Salso, realizzata dal fotografo imperiese Settimio Benedusi. Una folla di persone si è riunita nel deposito franco per assistere all’inaugurazione dell’esposizione, attendendo che la fotografia, coperta inizialmente da un telo, venisse svelata.
Benedusi ha spiegato il concetto che si cela dietro l’opera che ritrae la testa di un pesce spada conficcata nel terreno, sottolineando le affinità con il fine principale del progetto Switch: riabilitare ciò che solitamente viene scartato, ridare dignità a quello che prima non veniva considerato importante.
GIUSEPPE BANEBIANCO
“Portiamo avanti l‘avventura del Progetto Switch da un anno. Da giugno tutti i partecipanti hanno portato avanti attività di diverso tipo. Oggi è il giorno di Settimio Benedusi che fa un grande regalo a Switch e alla città di Imperia.
Poco più di un anno fa pochi sapevano dov’era la Salso, oggi sta diventando un luogo che intercetta una vivacità che sul territorio c’è. Switch quindi sta raggiungendo l’obbiettivo.
Settimio ha partecipato fin dall’inizio, fin da novembre 2016, quando lo ha definito il luogo più bello del mondo dove passare una serata. Ci ha sempre seguito da distante e poi ad agosto è nata un’idea, e abbiamo provato a realizzarla in pochi giorni, regalandoci un momento di creatività.
Ringrazio l’amministrazione comunale, partner in questa iniziativa, il sindaco Carlo Capacci, il segretario generale, il vicesindaco e molti altri”.
SETTIMIO BENEDUSI
“Grazie a Giuseppe Panebianco e a tutto il gruppo Switch. Il gruppo Switch è un gruppo che nasce da architetti, dall’ordine degli architetti della provincia di Imperia. Per questo mio lavoro sono partito da un concetto architettonico. Sono partito da questo posto e dalla sensazione che nel mondo si costruiscono molte cose nuove, e spesso sono brutte. Non prendendo in considerazione il vecchio che già esiste.
Il vecchio spesso viene bistrattato, dimenticato. Qua a Imperia ci sono tantissimi posti che risultano abbandonati, che sono però meravigliosi. Questo spazio è meraviglioso, sul porto. Purtroppo dalla teoria alla pratica c’è un percorso lungo e intricato.
A volte quello che consideriamo scarto non è uno scarto. Questo posto fino a poco tempo fa era considerato come uno scarto. Come potevo trasformare questo concetto nella fotografia? Ho pensato a un pesce. La pesca è fondamentale per la nostra cultura. Un pesce molto importante per la Liguria e il Mediterraneo è il pesce spada.
Del pesce spada si mangia tutto, ma si butta la parte più bella, più elegante, che gli dà anche il nome. Si butta la testa dello spada. Ogni giorno vengono buttate tantissime teste di spada. A volte lo scarto è migliore della parte principale. Ho voluto prendere una testa di pesce spada e darle una dignità, un’importanza. Ho voluto dare il mio omaggio a questa testa.
La foto è stata incollata in maniera precisa, ringrazio i ragazzi dell’Alexander service per averla illuminata.
Inoltre, è piantata nel terreno, per dire forte e chiaro: Noi siamo qua! Vogliamo fare in maniera tale che questo posto, questa città, siano sempre meglio.
Infine, oggi sarebbe il compleanno di mio papà, che oggi compierebbe 94 anni, quindi questo è anche un regalo per lui”.
LO SPADA NELLA ROCCIA
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