Imperia. Una assoluzione (per non aver commesso il fatto) e due condanne a cinque anni di reclusione e sette mila euro di multa oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. È questo il verdetto appena pronunciato dal collegio composto dai giudici Aschero, Russo e Ceccardi nell’ambito del processo che ha visto sul banco degli imputati Rocco Camillò, Lamanna Diego (entrambi residenti in Calabria) e l’imperiese Daniele Minasso (difeso dall’avvocato Giovanni Di Meo) accusati in concorso, a vario titolo, di riciclaggio di auto e di ricettazione.
L’assoluzione è arrivata per Daniele Minasso già condannato, insieme a Milazzo, in passato per una vicenda collegata, la bancarotta della sua “Luxury Auto”. Per Camillò e Lamanna, il sostituto procuratore Alessandro Bogliolo aveva chiesto una condanna a 6 anni di carcere e 12 mila euro di multa.
Nello stesso procedimento, lo scorso giungo, l’ex socio di Minasso, Davide Milazzo ha patteggiato, dinnanzi al giudice Massimiliano Raineri, una pena a due anni di reclusione. Ha patteggiato anche un altro personaggio coinvolto nella vicenda, Raffaele Crisci, accusato di ricettazione, che si è accordato con la Procura per 1 anno e 4 mesi di reclusione.
I tre imputati erano accusati di aver “ripulito”, un’Audi A1 (provento di furto), una Mercedes Ml e un Range Rover modificando le carte di circolazione e i numeri di telaio per poi rivenderle attraverso al “Luxury Auto” .