22 Dicembre 2024 04:56

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ESCLUSIVA IMPERIAPOST. CONCORSI TRUCCATI RIVIERACQUA. L’INCONTRO SEGRETO ALLA BENNET E IL MISTERO DEL “PIZZINO”/ECCO I RETROSCENA DELL’INCHIESTA

In breve: Un incontro "spiato" dagli uomini della Guardia di Finanza. Il particolare emerge dalle carte dell'inchiesta sui concorsi truccati di Rivieracqua. Un secondo incontro...

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Si sono incontrati per la prima volta al bar del supermercato “Bennet” Gabriele Saldo, direttore generale di Rivieracqua, e Fabio Cassella, dipendente di Rivieracqua. Un incontro, “spiato” dagli uomini della Guardia di Finanza, che secondo gli inquirenti rappresenta il primo tassello del piano orchestrato per permettere a Cassella, con il contratto in scadenza, di superare il concorso bandito proprio da Rivieracqua.

Il particolare emerge dalle carte dell’inchiesta sui concorsi truccati di Rivieracqua che ha portato all’arresto dai Gabriele Saldo e Federico Fontana (presidente Commissione d’esame) e all’iscrizione nel registro degli indagati di Fabio Cassella, tra i candidati dei concorsi banditi da Rivieracqua, e di altri soggetti.

L’ipotesi investigativa, lo ricordiamo, è che attraverso “anticipazioni” trapelate dalle Commissioni esaminatrici circa gli argomenti oggetto delle prove di esame sia stato condizionato l’esito finale dei concorsi.

L’INCONTRO TRA SALDO E CASSELLA ALLA BENNET – 12 APRILE

Il 12 aprile, poco dopo le ore 16, ovvero poche ore prima della prova scritta d’esame, Saldo e Cassella, sotto gli occhi della Guardia di Finanza, dopo aver parcheggiato le proprie auto si siedono al bar. Mentre chiacchierano, Saldo passa a Cassella alcuni fogli che quest’ultimo mette nel portafoglio. Successivamente Saldo passa a Cassella un foglio A4. Casella lo legge attentamente e ricopia il contenuto su un secondo foglio. Ed è in quel momento che, secondo gli inquirenti, avviene un episodio chiave dell’inchiesta. Saldo scrive qualcosa su un tovagliolino del bar, dopo aver consultato il proprio cellulare, e lo passa a Casella che, a sua volta, ne ricopia il contenuto. Successivamente Saldo strappa il tovagliolino in tanti piccoli frammenti che depone nella tazzina del caffè.

Appena i due escono dal bar, i finanzieri entrano all’interno della Bennet e recuperano i frammenti del tovagliolino, scoprendo il contenuto degli appunti: il numero di cellulare di Federico Fontana, presidente della Commissione d’esame.

CASSELLA SUPERA L’ESAME SCRITTO CON IL MASSIMO DEI VOTI – 13 APRILE

L’INCONTRO TRA SALDO E FONTANA NEL PARCHEGGIO DELL’UNIVERSITÀ – 4 MAGGIO

Il 4 maggio, poco dopo le ore 10, Gabriele Saldo e Federico Fontana si incontrano nel parcheggio dell’Università. L’incontro fa seguito a una telefonata (datata 2 maggio) di Fontana a Saldo, nel corso della quale il presidente della Commissione d’esame annuncia al direttore generale di Rivieracqua :“ti posso lasciare una cosa…molto rapidamente”.

Anche l’incontro in questione viene monitorato dalla Guardia di Finanza con un servizio di osservazione.

L’INCONTRO TRA SALDO E CASSELLA A SAN BARTOLOMEO AL MARE – 4 MAGGIO

Il 4 maggio, poche ore dopo l’incontro tra Saldo e Fontana, il direttore generale di Rivieracqua incontra nuovamente Fabio Cassella. I due si siedono all’interno del bar “La Caffetteria”. Mentre Saldo legge un giornale, Casella consulta un foglio A4.

CASSELLA SUPERA L’ESAME ORALE CON IL MASSIMO DEI VOTI – 11 MAGGIO

Fabio Casella risponde correttamente a tutte e tre le domande contenute nella terna estratta, ottenendo il massimo dei voti, 30/30, su proposta del presidente della Commissione Federico Fontana.

LE CONCLUSIONI DEL GIUDICE

Appare assai probabile – scrive il giudice per le indagini preliminari Massimiliano Botti – che Gabriele Saldo, richiesto da Fabio Casella, abbia ottenuto dal Presidente della Commissione esaminatrice (Fontana, ndr) almeno alcune delle domande d’esame e le abbia quindi fornite a Cassella, il quale, grazie a tale rivelazione, ha ottenuto il massimo punteggio ed è stato assunto con contratto a tempo indeterminato da Rivieracqua”.

I TEST D’ESAME RITROVATI NELL’AUTO DI GABRIELE SALDO

Nella carte dell’inchiesta si legge che “i complessivi 12 test di carattere tecnico a risposta multipla, desunti dalla documentazione ufficiale del concorso, risultano tra quelli sequestrati a Gabriele Saldo”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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