Previsti disagi e confusione a causa della chiusura per 40 giorni di via Acquarone, all’altezza con via Costa Maurata, a partire da lunedì prossimo, 25 settembre.
Lo stop al traffico è necessario per premettere i lavori di risanamento della tombinatura del Rio Artallo, in vista dell’apertura del Palasalute, prevista per il 2 ottobre. Per tentare di limitare i disagi verrà ripristinato provvisoriamente il doppio senso di marcia per il primo tratto di Via Artallo, con l’eliminazione dei parcheggi.
Nella conferenza di questa mattina in Comune, il sindaco Carlo Capacci, il comandante della Polizia Municipale Aldo Bergaminelli e l’assessore ai Lavori Pubblici Guido Abbo hanno spiegato nel dettagli i cambiamenti che saranno adottati, invitando i cittadini a prestare attenzione ai cambiamenti alla viabilità.
ALDO BERGAMINELLI
“Con la chiusura della parte alta di via Acquarone, il paese di Artallo resterebbe occluso soprattutto per i mezzi pesanti, in particolare per il conferimento rifiuti. Conseguentemente, ci sono poche alternative. Le strade di Imperia sono abbastanza strette. I mezzi pubblici devono continuare a garantire il servizio. Per questo si ritorna alla situazione di 17 anni fa, cioè via Artallo a doppio senso, eliminando tutti i parcheggi, anche in viale Rimembranze, ad eccezione di quelli per le moto, per garantire una fluidità maggiore, a seguito dell’aumento dei flussi veicolari. Con lo spostamento della ferrovia ci sono tanti parcheggi nell’ex stazione ferroviaria a Porto Maurizio.
Via Artallo a doppio senso, con il transito di mezzi pesanti, i bus e la strada stretta, non sarà agevole, in particolare al mattino. La valle Caramagna che usufruisce dei plessi scolastici in piazza Roma è abituata a passare da via Acquarone e via Verdi, non potrà più farlo perché via Acquarone sarà chiusa. Questo traffico purtroppo andrà a impattare sull’Aurelia, viale Rimembranze e piazza Roma. Quelli che venivano da Caramagna, salendo per via Verdi e da piazza Roma andavano via, ora venendo da viale Rimembranza non avranno gli spazi per tornare indietro, dovranno fare l’anello che c’è tra via Pola, via Verdi e parcheggio della Provincia, che non è agevole. Potrebbero esserci disagi per chi proverà a fare retromarcia, facendo inversione di marcia dove non è possibile. Quando aprirà il Palasalute, il 2 ottobre, non ci saranno problemi nel raggiungerlo perché sarà chiusa solo la parte alta di via Acquarone.
È chiaro che i primi giorni ci sarà quasi il caos totale, perché le abitudini non sono facili da cambiare. Sarebbe utile che chi usufruisce i plessi scolastici di piazza Roma tenga presente che la situazione sarà caotica.
Gli scuolabus che provengono dalle valli di Caramagna e val Prino potranno transitare in un tratto di strada privata che normalmente è occlusa, i proprietari hanno dato il consenso per far transitare esclusivamente gli scuolabus, quindi non ci saranno grossi disagi in questo caso”.
CARLO CAPACCI
“Innanzitutto chiedo scusa perchè presumo che ci saranno delle complicazioni e dei disagi, però purtroppo sono lavori che non erano procrastinabili.
Chiudere via Acquarone per consentire di realizzare lo scolmatore per la mitigazione del rischio appunto di Via Acquarone, connessa alla riapertura del Palasalute, significa che avremo Via Artallo a doppio senso di marcia con l’eliminazione di parcheggi, perchè si prevede chiaramente un afflusso veicolare molto superiore alla norma, soprattutto per chi utilizzava Via Acquarone scendendo da Artallo, o chi, passando da Via Martiri della Libertà provenendo da fuori Imperia, si recava in Piazza Roma.
Chiedo pazienza ai cittadini, mi rendo conto che è un problema, però non si potevano non fare questi lavori.
Il lavoro dura 40 giorni e speriamo che non ci siano intoppi. L’appuntamento è ai primi di novembre, con la viabilità ripristinata come prima e il Palasalute utilizzabile in sicurezza.
Purtroppo abbiamo fatto l’impossibile per poter fare i lavori prima dell’inizio delle scuole, ma ciò non è stato possibile a causa della complicazione della burocrazia italiana. Ci abbiamo provato, ma non è stato possibile.
Per chi va a scuola, quello che posso dire è partire da casa 10 minuti prima per evitare la coda che probabilmente ci sarà”.
GUIDO ABBO
“L’intervento parte dal ponte dell’autostrada e arriva sino in via Martiri. Il pezzo che ci costringe a chiudere via Acquarone consiste nella rimozione di un’ostruzione del tombino che passa sotto via Acquarone dove scorre il rio Artallo. C’è un punto ostruito e per demolirlo l’unico modo è arrivarci da sopra, perchè da sotto franerebbe il soffitto.
Da sopra bisogna rompere, scavare in un punto molto stretto perchè ci sono strade, case, e andare a rimuovere questo restringimento e rifare il tombino.
Per fare questo sono previsti 40 giorni e non è possibile consentire il traffico in questo periodo.
Tecnicamente si parla di mitigazione del rischio e non di messa in sicurezza definitiva, comunque ridurre il rischio di esondazione mantenendo in perfetta efficienza quel tombino. I rii tombinati non sono mai una bella cosa, però quanto meno cercare di fare in modo che sia in perfetta efficienza.
Negli interventi successivi si risana la volta che in alcuni punti rischia di cadere, si imbrigliano le acque del Palasalute nella parte bassa di Via Acquarone, che attualmente anche loro riversano nella tombinatura, e si portano a valle di Via Martiri della Libertà, con un altro tubo.
Questo è l’intervento complessivo per cercare di rendere tutta quella zona con un fattore di rischio minore”.
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