Si trova in Ungheria da 18 anni, dove si gode la pensione dopo anni di lavoro, ma all’improvviso si vede trattenere ingenti somme sulla propria pensione. Il motivo? È stato scambiato per un omonimo residente a Imperia in via Paoletti, deceduto da anni.
Il protagonista di questa storia è Giovanni Claudio Lanteri, 80enne, che, raggiunta la pensione, ha deciso di trasferirsi in Ungheria.
Lanteri ha scritto a ImperiaPost per raccontare la sua storia.
“Scrivo per segnalare il mio caso intercorso con l’INPS di Imperia delegata all’accredito della mia pensione in Italia – spiega – Preciso che, in riferimento alla “Convenzione Italo/Ungherese contro la Doppia Imposizione”, chi abita regolarmente negli Stati Convenzionati non é soggetto a nessuna tassazione reciproca della pensione.
Ai miei reclami mi invitavano a rivolgermi alla Agenzie delle Entrate di Pescara e se avevo ragione, loro, mi avrebbero rimborsato, cosa che un paio di volte ho fatto, segnalando tramite R.R.R., accumulando gli arretrati, sebbene non mi convenisse, date le spese postali. Risultato: non mi hanno mai risposto né tantomeno rimborsato.
Ogni anno, prendendo la questione di petto, mi facevo 2800 km per andare ad Imperia per far intendere le Leggi e disposizioni in materia e riuscivo a convincerli dell’ irregolaritá e abuso delle loro trattenute e per qualche mese mi regolarizzavano.
Cambiava l’addetto e cominciavano le trattenute e pure gli arretrati – continua – Ripartivo, solita solfa. L’ultima, la piú grave, il 16 ottobre 2016. Ho rispiegato subito all’impiegato il caso, mi ha chiesto il pin della mia posizione INPS, cosa che io non ricordavo assolutamente. Lui ha detto: “Faccio io visto che viene dall’Ungheria” dopo poco è ritornato dicendomi: “Tutto a posto, questo é il suo nuovo pin, firmi quí e buon viaggio”. Io non ho potuoto leggere il foglio in quanto senza occhiali e d’altronde di cosa potevo dubitare. A dire la veritá ero felice, finalmente ho incontrato uno che conosce le Leggi.
A fine mese – primo novembre – la pensione è arrivata regolare senza arretrati (ne piú ne meno). Essendo collegato INPS via mail il 20 di ogni mese tenevo d’occhio la pensione liquidanda a fine novembre compresa la 13° EU 2975,71. Finché sorpresa, accredito bancario EU 1189,90 differenza a mio danno EU 1785,81 per rimborso arretrati.
L’errore stava nell’avermi scambiato per un mio omonimo, abitante a Imperia in via Paoletti, morto da molti anni, ma sicuramente con il codice fiscale diverso dal mio.
Ho sempre contestato negli anni, con mail e posta R.R.R., contenenti documenti ufficiali attestanti il mio reale domicilio – Ambasciata, Console, Carta Identitá – al funzionario dirigente al momento nella sede INPS Imperia che, allo Studio Legale Ghirardin di Genova, a cui mi sono affidato.
Questo é il mio caso. Pochissimi pensionati residenti nel mondo sanno che in determinati stati ci sono Leggi e Convenzioni che permettono la detassazione reciproca della pensione.
Spero di risolvere la mia questione legalmente con tutti gli arretrati, danni morali e materiali inclusi.
Dal 1999 l’INPS di Imperia – conclude – secondo quanto sono riuscito a capire nei calcoli rilevati negli dalla mia scheda personale, mi sono stati sottratti oltre 11.000 euro”.