Imperia. Fabio Casella, 45 anni, indagato con l’ipotesi di reato di truffa e di rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi truccati di Rivieracqua che ha portato all’arresto di Gabriele Saldo e Federico Fontana, è comparso nella mattinata di ieri, giovedì 21 settembre, dinnanzi al giudice per le indagini preliminari Massimiliano Botti a seguito della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Imperia della misura interditiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio.
Cassella, accompagnato dal proprio legale, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del PM Francesca Sussarellu e del giudice Botti che, ora, dovrà decidere sulla misura richiesta dalla Procura.
Nel frattempo l’azienda Rivieracqua ha aperto un provvedimento disciplinare a carico di Cassella, che, secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, avrebbe vinto il concorso per “esperto amministrativo” grazie all’aiuto del direttore generale Gabriele Saldo.
Nel dettaglio, Cassella, già dipendente di Rivieracqua, si era trovato costretto a partecipare al concorso in quanto con il contratto in scadenza. Secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle, per superare l’esame avrebbe chiesto e ottenuto l’aiuto del direttore Generale Gabriele Saldo facendosi passare in anticipo le domande che Saldo, a sua volta, avrebbe ottenuto in anteprima dal presidente della Commissione, nonché consulente di Rivieracqua, il professore universitario Federico Fontana.
Saldo e Fontana sono stati entrambi arrestati, con l’accusa di truffa e rivelazione di segreti d’ufficio,
GLI INDAGATI
Nell’elenco degli indagati, oltre a Saldo a Fontana, poi arrestati, e Fabio Cassella, figurano anche Flavia Carli e Davide Carli, di Imperia difesi dall’avvocato Renato Giannelli, Gianluca Filippi (terzo nel concorso per esperto amministrativo) e il padre Marco Filippi, difesi da Carlo Fossati che, contestualmente, difende una terza posizione però già in via di archiviazione.