Ieri sera, intorno alle 18, presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Imperia, si sono riuniti in assemblea i rappresentanti della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Imperia. Tra i presenti c’era l’assessore regionale Giovanni Barbagallo, consiglieri regionali Sergio Scibilia e Giancarlo Manti, capogruppo Pd in Provincia Riccardo Giordano, Assessore arredo urbano comune di Imperia Maria Teresa Parodi.
Al tavolo invece sedevano Stefano Roggerone, presidente provinciale CIA Mariangela Cattaneo, vice presidente provinciale Aldo Alberto, presidente regionale
“Ho espresso solo qualcosina in merito al disagio che abbiamo – dichiara Gelone Igino, un agricoltore e assaggiatore d’olio intervenuto durante l’assemblea – Il mio non è un lavoro burocratico, io sono un contadino. Posso tenere un registro per essere controllato, ma una cosa norma che una volta al mese aggiorno. Così invece ogni 6 giorni a livello telematico bisogna aggiornare tutto? Telematicamente poi, se non ci fosse mio figlio io non ce la farei. Abbiamo gli stessi obblighi che ha una della aziende olarie più importanti del mondo”
“Potrei dargli ragione, sarebbe facile – dichiara l’assessore Barbagallo in merito alle rimostranze portate dagli appartenenti al tessuto dei coltivatori presenti – Ma è altrettanto importante e più complicato cercare di risolvere le problematiche che sono emerse oggi. Il carico burocratico è eccessivo per dei piccoli imprenditori, ci sono altri settori in crisi, penso alla pesca ad esempio, ma nell’agricoltura gli adempimenti che si susseguono stanno uccidendo il settore. La regione – prosegue Barbagallo – e noi soprattutto abbiamo preso dei provvedimenti che vadano nella direzione opposta migliorando e semplificando ad esempio le procedure per aprire un agriturismo…Siamo impegnati quotidianamente in questo senso, dando delle direttive che vadano nel senso della semplificazione“.
“Serve più dignità per i lavoratori, perchè gli adempimenti sono tanti e tali che mettono in dubbio la sua dignità di imprenditore agricolo” conclude Barbagallo