“Fra i tanti brani di storia locale che stanno via via scomparendo dalla memoria collettiva è da annoverare anche il palazzo della Filiale portorina della Banca d’Italia, eretto nell’attuale Via Cascione ( un tempo Via Carlo Alberto) agli inizi del Novecento.Nel secondo dopoguerra il palazzo venne sopraelevato di un piano – Interviene così, in una nota stampa, il Direttore del Museo Navale Internazionale di Imperia, Flavio Serafini.
“Purtroppo, su decisione di Bankitalia, diverse sedi nazionali sono state chiuse come quelle di Savona ed Imperia e prossimamente quella di La Spezia. All’atto della chiusura (2009), la Direzione genovese della Banca ha accolto le varie istanze di Enti ed Associazioni locali per il recupero di mobili, suppellettili, ecc.
Una prima richiesta, subito accolta, è stata avanzata dalla Associazione Amici del Museo Navale nel 2012. L’iter della pratica è stato recentemente perfezionato ed ha permesso il ritiro ( giovedì 28 settembre) di due preziosi tavoli, stile “Impero”, abbelliti di marmo rosato, rimasti nella sede e che un tempo arricchivano il salone prospiciente gli sportelli.
Impresa più volte rimandata e veramente proibitiva per il notevole peso dei tavoli, peso che ha comportato l’intervento contemporaneo di ben 14 aitanti membri della Associazione, oltre a due migranti di colore alle dipendenze di Daniele Cimino.
Lentamente e faticosamente i tavoli hanno guadagnato l’uscita principale della Banca per poi essere sollevati con ulteriore fatica e molta attenzione sull’automezzo comunale del Settore Cultura.
I due tavoli, di notevole pregio, sono stati quindi trasferiti nella Sala Consiglio/Riunioni della nuova sede del Museo Navale e costituiranno, con regolare inventario, un valore aggiunto al patrimonio dello stesso Museo. Un pezzo della Banca d ‘Italia dunque sopravvive e continuerà ad essere valorizzato ( con apposita targa ricordo) della Filiale imperiese che ha rappresentato per oltre un secolo una parte della storia della Città.”