È partito ieri mattina il percorso di alternanza scuola-lavoro incentrato su “Politiche sociali e migranti”, attraverso la convenzione tra il Comune di Imperia (Settore Servizi Sociali, Prima Infanzia, Attività Educative e Scolastiche) e l’I.S.S. Amoretti e Artistico di Imperia.
Come già annunciato, gli alunni delle classi quinte del Liceo Amoretti faranno parte di un progetto mirato all’educazione sull’integrazione multiculturale, al fine di creare opportunità di conoscenza e approfondimento in merito.
L’esperienza sarà suddivisa in 10 ore di formazione, con due incontri a cura del Settore Servizi sociali, gestore dell’accoglienza nell’ambito dello SPRAR, 10 ore in struttura e 20 ore di restituzione (elaborazione e presentazione del prodotto finale).
DANIELA PALLASTRELLI, VICEPRESIDE LICEO AMORETTI
“Ieri c’è stato il primo incontro per introdurre i ragazzi al progetto. Le due classi quinte del linguistico faranno un percorso presso le sedi del Comune, in particolare l’assessorato dei Servizi Sociali, con la collaborazione dell’assessore Enrica Chiarini e la dirigente Sonia Grassi e dei gestori dell’accoglienza Sprar. È importante che gli studenti si formino un’opinione su tema così attuale e che ci coinvolge in prima persona. Bisogna sempre partire dalla conoscenza per evitare pregiudizi.
Inoltre, pensiamo che i ragazzi saranno testimoni dell’esperienza anche fuori dalle mura scolastiche e questo avrà dei benefici per l’intera comunità. Quindi il progetto assume una valenza sociale oltre che civica, per diffondere una conoscenza corretta, per evitare di cadere nella strumentalizzazione del discorso.
I ragazzi parleranno con i migranti, conoscendo le loro storie. Essendo un liceo linguistico sarà molto utile per parlare lingue straniere. Li intervisteranno e magari realizzeranno dei video, che potranno essere presentati, speriamo, al consiglio dei ragazzi.
A novembre partirà un altro progetto, che coinvolgerà sempre i migranti, ma questa volta quelli gestiti dalla Prefettura attraverso i CAS. Anche qui ci sarà una parte teorica, affrontando le norme giuridiche, i percorsi affrontati, la burocrazia. Si chiamerà: “Le parole che siamo”. Facendo forza sulla potenza comunicativa della singola parola, individueranno alcune parole chiave per raccontare le loro storie, che verranno poi drammatizzate e messe in scena probabilmente in chiave teatrale. A questo progetto parteciperanno le classi quinte e due quarte del Liceo Scienze Umane, insieme alla Cooperativa Progest.
L’auspicio è che questi progetti si possano ripetere i prossimi anni scolastici”.
ASSESSORE ENRICA CHIARINI
“Il progetto ci è stato presentato dalla scuola e lo abbiamo accolto favorevolmente, anche perché sposa gli intenti degli assessorati di attivià educative e di politiche di immigrazione. È molto meritevole e ha una duplice valenza: potenziare le competenze e il progetto formativo degli studenti e dall’altro dare l’opportunità di avvicinarsi a nuove realtà e capire quello che avviene all’interno della gestione dello Sprar. Importante per la formazione di opinioni e di conoscenze.
Il progetto si è sviluppato in sinergia tra le parti, con il coinvolgimento degli operatori. Penso che ci siano tutti i presupposti per la buona riuscita e auspico che sia la prima di una serie di iniziative.
Il nostro Assessorato ha interagito assieme al Dottor Corradi e alla Dottoressa Annibale, gestori del Comune per il servizio SPRAR, cercando di andare incontro agli obiettivi che la scuola si è posta”.
ROBERTO CORRADI, SPRAR
“Lo Sprar è gestito dall’ATS (Associazione temporanea di scopo) formata da Jobel e da ARCI Liguria, collaborando in maniera estremamente sinergica e continuativa.
Lo scopo del progetto con gli studenti è quello di fornire un’esperienza diretta. È sperimentale perché è il primo anno che avviamo il progetto. Ieri mattina c’è stato il primo incontro per dare ai ragazzi una prima infarinatura sulle tematiche dell’immigrazione, richieste di asilo, lavoro compiuto dello Sprar, fenomeno migratorio, procedure, legislazioni, vari tipi protezione, ecc.
La prossima volta andremo sul tecnico parlando dei centri di accoglienza e del sistema di accoglienza, dato che in Italia ci sono più sistemi paralleli. Parleremo dei processi di integrazione e degli strumenti a nostra disposizione.
In seguito ci saranno incontri con collaboratori e mediatori, che saranno propedeutici alle esperienze con i migranti, beneficiari o ex beneficiari dell’accoglienza, per una serie di interviste a piccoli gruppi, con assistenza.
L’idea è arrivare a una restituzione, tramite la quale i ragazzi tracceranno le loro esperienze, magari pubblicando il numero unico di una rivista sull’argomento, e sarebbe bello presentarlo al consiglio dei ragazzi. È un’ottima opportunità per avvicinare la realtà dei migranti al nostro territorio di Imperia.
Ieri mattina i ragazzi si sono mostrati molto interessati e hanno fatto interventi pertinenti, nonostante la difficoltà dell’argomento”.
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