IMPERIA – Al termine del suo intervento, l’On. Claudio Scajola entra nel vivo della questione candidatura: “Cerco di parlare singolarmente a ognuno di voi, dicendovi alcune cose che non mi ero preparato. Li proviamo a costruire insieme questi sogni o no? Allora? Mia moglie dice che io sono temerario per natura. Ora ci sono le elezioni europee, io non ho ancora deciso se correre questa partita e non l’ho ancora deciso per due motivi, uno di correttezza e cioè che decidere di correre questa battaglia nella lista di Forza Italia non lo posso decidere da solo e siccome non ho dubbi che se lo volessi così sarebbe mi pare corretto che questo aspetto lo valuterò e lo deciderò con Silvio Berlusconi perché sono uomo di squadra che rispetta le regole. In secondo luogo c’è un motivo più importante che è quello mio personale che voglio condividere con voi nel positivo e nel negativo.
L’Europa assume sempre più importanza, ma l’Europa è invisa ai cittadini, l’Europa viene vista come il “Signor NO” che blocca la crescita, viene vista come quella dei burocrati e della banche, non come l’Europa che fa crescere. Ho provato a guardare nei resoconti gli interventi degli italiani e, in effetti, la forza dell’Italia si esprime in modo molto debole nel Parlamento Europeo, questo mi spingerebbe a dire, forse potrei essere utile, forse potrei portare il mio piccolo mattone per contribuire a modificare e migliorare la presenza dell’Italia. Secondo aspetto: questo territorio ligure è in recessione. Il bilancio dello stato è talmente gravato che risorse per gli investimenti sono a zero e quindi le possibilità di sviluppo attraverso finanziamenti arrivano verso i fondi europei e forse una presenza ligure potrebbe essere utile per far ripartire il nostro territorio. Terza motivazione: perché io? Ci possono essere altri.
Ho letto un’intervista di un mi amico probabilmente mal interpretato che dà la sensazione che io voglia un posto sicuro. Se lo volessi faccio un anno di serenità per dimenticare le tristezze, poi mi prendo un posto sicuro al Parlamento Italiano dove credo di poter averlo. Perché dire allora che io voglio a tutti i costi ancora rimanere sulla breccia? I motivi pratici e concreti che vi ho detto si aggiungo ad un’altra considerazione io ho avuto tutto non immaginavo quando avevo diciotto anni non immaginavo sarei diventato 4 volte ministro o parlamentare….
Io sono una persona soddisfatta ho avuto tante amarezze e difficoltà. Io faccio un altro discorso, c’è qualcun altro in questo territorio che pensa di candidarsi alle Europee e di poter essere eletto? Saranno eletti 4 parlamentari europei, se io faccio questa scelta la faccio sulla mia e sulla vostra pelle. Non vengo da voi a dire allora “Vi appoggio sul comune di Albenga, ma in cambio cosa mi date?” La politica non è contrattazione, è sentimento, è servizio. Io se dico di sì lo faccio scegliendo la strada più difficile che nessuno può tentare se no io perché ho del consenso in Lombardia e nel Piemonte e sono quello che può prendere più consenso di altri e quindi riprendere un percorso virtuoso che facendo rilanciare la nostra regione possa dare spazio alla crescita della Provincia di Imperia. Io mi metto in gioco se ognuno di voi fa di questa la sua battaglia, non solo la mia.
Se è una battaglia utile per tutto il territorio allora posso valutarla, ma se non è per tutti e può sembrare una cosa personale allora niente. Io sono in questa fase per valutare. Perché vi ho chiamato? Voglio cercare di contribuire coinvolgendo le persone per rientrare nella politica con la P maiuscola vedendo se può rinascere un po’ di entusiasmo per dare spazio a tuTti per far crescere meglio questo territorio. Mi confesso pubblicamente a voi come ho fatto stasera, voglio cogliere dai vostri occhi, dal vostro sorriso, dal vostro applauso per capire e meditare il da farsi. Nei prossimi giorni prenderemo una decisione. Voi mi avete voluto significare che avete voluto fare squadra insieme”.