25 Dicembre 2024 03:42

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IMPERIA. GUASTO ALL’ACQUEDOTTO, GOLFO DIANESE ANCORA A SECCO. LA RABBIA DI UNA RISTORATRICE: “SCANDALOSO, PERDIAMO I CLIENTI E RISCHIAMO DI…”/IL CASO

In breve: Sale la tensione nel Golfo Dianese per le continue interruzioni all'erogazione dell'acqua dovute ai guasti all'acquedotto del Roja

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Sale la tensione nel Golfo Dianese per le continue interruzioni all’erogazione dell’acqua dovute ai guasti all’acquedotto del Roja. In particolare, oltre ai comuni cittadini, si lamentano i ristoratori che, ogni giorno, devono fare i conti con il rischio non solo di perdere la clientela, ma anche di veder danneggiati macchinari e elettrodomestici.

Valentina Gentile del Ristorante Bagni Restano di Cervo ha contattato la nostra redazione per esprimere tutto il proprio disappunto.

“Scrivo per reclamare il disservizio che da mesi abbiamo con l’acqua e che negli ultimi giorni si è aggravato, lasciando più volte senza acqua il Golfo.

Noi avendo un’attività ristorativa sul litorale e abbiamo non poche difficoltà, essendo costretti a lavorare in queste condizioni come nostri altri colleghi. Non siamo mai avvisati per tempo della chiusura dell’acqua. Oltre al rischio di rovinare i macchinari che caricano l’acqua in automatico (come la macchina del caffè o la lavastoviglie),  che possono fondersi e prendere fuoco se non ci accorgiamo per tempo che manca l’acqua, dobbiamo fare i conti con il disagio di non aver acqua per riempire un bollitore e far da mangiare alla gente, dare un servizio toilette normale, lavare piatti , pentole, bicchieri e quant’altro.

Insomma, lavoriamo male e rischiamo di dover chiudere perché non in grado di dare un servizio alla clientela.

Questo nel 2017 è scandaloso, il problema è conosciuto da anni e in quest’ultimo periodo sembra essere una barzelletta, rattoppi qui e si rompe la e così via. La speranza è che il problema venga risolto in fretta una volta e per tutte o che quanto meno vengano avvisate le attività commerciali prima della chiusura dell’acqua in modo da organizzarsi per poter lavorare”.

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