Oggi pomeriggio in IV e VI commissione convocate in seduta congiunta, si tratterà della modifica della Legge Regionale 18 marzo 2013 n. 4 sugli Alberghi, dal titolo “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 7 febbraio 2008, n.1 (Misure per la salvaguardia e la valorizzazione degli Alberghi e disposizioni relative alla disciplina e alla programmazione dell’offerta turistico-ricettiva negli strumenti urbanistici comunali) e ulteriori disposizioni in materia di alberghi.
“Questa modifica- dicono i tre esponenti di Forza Italia si rende necessaria per ovviare ai rilievi del Governo centrale ed evitare il ricorso dello stesso Governo alla Corte Costituzionale”.
Continuano i tre consiglieri regionali di Forza Italia: “ nell’apprezzare quanto modificato, che sgrava gli uffici tecnici da decisioni politiche, e consegna al Consiglio Comunale la responsabilità delle eventuali dismissioni alberghiere, oltre che precisare quanto stabilito nei colloqui con il Ministero, a nome del Gruppo di Forza Italia abbiamo pensato di proporre due emendamenti”.
“Il primo – spigano Melgrati, Scajola e Bagnasco – introduce e regime per gli alberghi che decidono di rimodernare, la possibilità di reimpiegare il 50% degli utili derivanti da parziale cambio di destinazione d’uso per ripianare i debiti pregressi; il secondo per la norma transitoria, serve per passare dal 25% al 50% sempre del ripianamento dei mutui pregressi”.
ECCO GLI EMENDAMENTI PROPOSTI:
Emendamento 1:
all’art. 3, comma 3 lettera a), dopo le parole se superiori a tre stelle, viene aggiunto: I proventi potranno essere utilizzati, entro il limite massimo del 50% per cento degli stessi, anche per sostenere oneri finanziari, da comprovare documentalmente, riferiti a mutui in essere al 30 settembre 2012 direttamente connessi all’attività imprenditoriale alberghiera;
emendamento 2:
All’art. 9 comma 3 lettera a), le parole: entro il limite massimo del 25 per cento degli stessi, sono sostituite da: entro il limite massimo del 50 per cento degli stessi.
“Se non verranno approvati in commissione questi due emendamenti li riproporremo in Aula perché vanno nell’ottica di garantire a chi ha già fatto degli interventi e paga mutui pesanti di poter recuperare con il parziale cambio di destinazione d’uso anche i mutui pregressi perché il 25% che era stato previsto dalla legge dopo una battaglia in commissione è apparso all’atto di applicazione della legge non sufficiente a garantire gli operatori molto esposti nel passato”, concludono Melgrati, Scajola e Bagnasco .