“Il sindaco non può giocare sulla pelle delle imperiesi”, “nessuno ci ha mai interpellato”, “non capiamo il senso di questa decisione”, “c’è un problema relativo alla sicurezza degli studenti dell’Itis”, “si creerà un traffico enorme in via Don Minzoni”, “già siamo in crisi, così ci tolgono gli ultimi clienti rimasti”, “le ambulanze e i mezzi di soccorsi dovranno fare un giro molto più lungo per soccorrere le persone”.
Queste sono solo alcune delle moltissime testimonianze che abbiamo raccolto in via Santa Lucia questa mattina. Il “casus belli” è “l’imboscata viabilistica” messa in pratica dalla Polizia Municipale imperiese su ordine del sindaco Carlo Capacci, ovvero, l’istituzione del senso unico nel primo tratto di via Santa Lucia (dall’incrocio con via Agnesi alla moschea).
Già ieri c’era il sentore di un’imminente cambio viabilistico ma all’esplicita domanda del cronista ad un agente la risposta è stata: “stiamo ancora lavorandoci, quando saremo pronti ve lo faremo sapere”. Così non è stato. Questa mattina all’alba i cartelli posizionati ieri sono stati scoperti e sono state disegnate le strisce orizzontali all’inizio della via.
La decisione ha fatto andare su tutte le furie gli abitanti del rione ma anche la dirigenza dell’Itis, quella della società operaia, del centro islamico e gli ormai pochi esercenti rimasti. Nel giro di poche ore sono già state raccolte un centinaio di firme (dai due Parrucchieri,ndr) per chiede all’amministrazione di tornare sui propri passi. Nell’attesa che il sindaco argomenti meglio la sua decisione:“La nuova soluzione consentirà la realizzazione di posti auto e moto regolamentati ovviando alle attuali condizioni di sosta non idonee con conseguenti provvedimenti sanzionatori”, proviamo ad elencare il perché non si dovrebbe andare avanti con questa scelta.
1)Obbligatorietà dei mezzi di soccorso (ricordiamo la presenza dell’ITIS e di un asilo durante il periodo estivo alla Società Operaia) di effettuare un giro molto più lungo con il rischio di trovare via Don Minzoni o via Diano Calderina intasate.
2)La riduzione del giro di affari di oltre il 50% per le 4-5 attività commerciali presenti nel tratto interessato dal provvedimento.
3)Il concentramento di auto e scooter in via Nicolò Berio – via Don Minzoni e via Diano Calderina (ricordiamo la presenza delle magistrali) nell’ora di punta con il rischio di imbottigliamenti e di incidenti.
4)La maggior spesa da parte dei ragazzi, e non solo, di benzina con un maggior inquinamento atmosferico.
Ci chiediamo dove sia finita la presunta volontà di far partecipare “gli intelligenti cittadini imperiesi” nelle scelte che li riguardano?
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