“Eravamo insoddisfatti della prestazione e rivolevamo indietro i nostri soldi”. Così due tunisini di 30 e 37 anni, muratori, incensurati, arrestati la settimana scorsa dai Carabinieri, hanno cercato di giustificare la rapina perpetrata ai danni di due prostitute romene a Sanremo.
Al termine della requisitoria del Pm Tiziana Berlinguer i due tunisini, difesi dall’avvocato Davide La Monica, sono stati condannati a 1 anno e 6 mesi e 2 anni di carcere, pena sospesa, dal giudice Domenico Varalli.
I due cittadini francesi di origine tunisina, dopo essersi appartati con le donne, si erano impossessati con violenza di una borsetta contenente la somma complessiva di 200 euro, oltre a vari oggetti personali, per poi scappare a bordo di un furgone con targa straniera.
Le giovani, seppur in stato di shock, erano riuscite a contattare i Carabinieri che prontamente avevano individuato il veicolo e fermato i malviventi lungo corso Cavallotti.