La Union segna il passo nel secondo match del campionato di C1 nazionale, perdendo a San Mauro Torinese. Va detto, è una sconfitta relativamente contenuta e rimediabile al ritorno.
Crea esperienza, pone quesiti e sprona alla ricerca di soluzioni per una rinnovata amalgama della squadra, la quale non deve assolutamente abbassare la guardia all’inizio della stagione. San Mauro si è dimostrata “squadra”, profittando anche della conoscenza del suo campo, non ampio come il “Pino Valle” di Imperia.
Ne risulta che il gioco del tre quarti piemontesi è stato più abile negli spazi, orchestrato da un estremo di qualità, sia per posizione sia per i calci di spostamento. Nel primo tempo c’è stato un sostanziale equilibrio e va detto che la mischia corsara ha giocato bene. E tutto questo anche se Franzi e Barbotto, due senatori di prima linea, non erano in perfette condizioni fisiche.
I raggruppamenti ordinati sono stati infatti positivi, mentre si è vista maggiore difficoltà nel gioco di movimento, peraltro richiesto dal rugby moderno anche a tutto il pacchetto di mischia. Note positive da Masetto e da tutta la terza linea con Novaro, Vazio e un superlativo Damiano, vero asso dei placcaggi.
Il primo tempo è stato vissuto su di un sostanziale equilibrio, dato che la Union ha comunque segnato una meta in manovra finalizzata da Pozzati, più a suo agio con palla in mano ed atteso ad una nuova consacrazione dopo un anno sabbatico. In più, una punizione e una trasformazione di Calzia, che ha di fatto una tomaia bollente. E infatti metterà tra i pali anche il calcio di punizione che fisserà il punteggio definitivo.
Per contro, San Mauro sfrutta le incertezze della Union, derivati più da una mancanza di concentrazione e di reale agonismo. Purtroppo la partita troppo semplice di fronte a Cogoleto è stata, più che illusoria, inutile, perché non ha scaldato i motori dei corsari.
E così i torinesi prendono il largo, soprattutto nel secondo tempo e a nulla vale la prodezza di Gabaglio, che stoppa un calcio di rinvio, riprende la palla e si invola in mezzo ai pali. Una bella prova di reattività. Fra le note di rilievo, anche la possibilità di ruotare i centri, con l’inserimento successivo di Pallini.
Nota finale positiva, l’esordio di Alessandro Ardoino, figlio d’arte consacrata. Posizionato all’ala, ha rotto placcaggi e recuperato palloni, guadagnandosi lo “scalpo” operato da un barbiere d’eccezione, capitan Novaro.
E ora è il momento di serrare i ranghi, ritrovare fiducia e combattività, allargare la coperta con qualche rientro e lavorare anche sui promettenti under 18. Domenica la sfida è da calor bianco: arriva il Savona, ancora a fondo classifica. Inopinatamente. E quindi sarà battaglia e spettacolo.
Union Riviera Rugby: Franzi, Barbotto, Moschetta; Masetto, Ferrua; Vazio, Novaro, Damiano; Zat, Pozzati, Gandolfo, Delbecchi, Gabaglio, Trucco, Calzia. A disposizione: Cecon, Pallini, Castaldo, Ardoino.