La Questura di Imperia ha espulso 32 cittadini tunisini, tutti tra i trenta e i quarant’anni, oggetto della maxi retata compiuta nei giorni scorsi dagli agenti della polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, nelle città di Sanremo e Ventimiglia. I tunisini, undici difesi dall’avvocato imperiese Davide La Monica, sbarcati una decina di giorni fa a Lampedusa ed erano stati colpiti da un provvedimento di “respingimento” da parte del Prefetto di Agrigento, mai ottemperato.
Nel giro di qualche giorno sono arrivati al confine italo-francese di Ventimiglia ma le autorità francesi li avrebbero più volte respinti. Nessuno di loro ha avanzato richiesta di protezione umanitaria e tutti erano sprovvisti di documenti di identità.
L’obiettivo era quello di entrare in Francia per ricongiungersi a familiari e amici. Nella giornata di ieri, all’interno del piazzale della Questura sono avvenute le operazioni di identificazione e questa mattina sono partiti alla volta dell’aeroporto di Genova per essere rimpatriati. Gli stranieri non potranno mettere piede sul suolo italiano per cinque anni, pena l’arresto.
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