23 Novembre 2024 16:07

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23 Novembre 2024 16:07

IMPERIA. INTEGRAZIONE, MIGRANTI AL LAVORO NEGLI OLIVETI. LA COOPERATIVA “LA GOCCIA”:”DOPO IL TIROCINIO, MUHAMMAD E OMAR SONO STATI ASSUNTI E…”/LA STORIA

In breve: Creare occasioni per introdurre i migranti nella società e per permettere loro di rendersi indipendenti.

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Creare occasioni per introdurre i migranti nella società e per permettere loro di rendersi indipendenti. È questa l’intenzione della Cooperativa Sociale La Goccia che da alcuni anni si impegna nell’accoglienza dei richiedenti asilo a Imperia, insieme alle altre cooperative locali.

Sono diversi gli impieghi che i ragazzi ospiti svolgono, inizialmente attraverso tirocini, da trasformare in seguito, eventualmente, in assunzioni.

In particolare, alcuni progetti riguardano il settore dell’olivicoltura, uno dei cardini della tradizione ligure. Molti ospiti della cooperativa svolgono attività in questo ramo e, recentemente, dopo un periodo di tirocinio, si è passata all’assunzione vera e propria di due ragazzi, Muhammad, originario della Gambia, e Omar, del Mali, di 25 anni e 26 anni.

“Entrambi si trovano in Italia da circa 2 anni e hanno ottenuto il permesso umanitariospiegano dalla Cooperativa – come per gli altri ospiti, anche per loro abbiamo cercato di trovare un inserimento nel mondo lavorativo e adesso sono stati assunti dopo un periodo di tirocinio, uno dalla nostra cooperativa e un altro da un’azienda agricola. Ora c’è in previsione di far partire altri 2 tirocini, sempre in questo ambito.

L’idea è quella di aiutare le persone più svantaggiate a costruirsi un futuro – continuano – in altre occasione abbiamo collaborato con i carcerati. Questo è importante per introdurre i migranti nella società e per realizzare quindi una vera integrazione.

Questa estate lavoravano nelle spiagge – conclude – ora nell’inverno partono tirocini in ristoranti, imprese edili. Qualsiasi ditta può far partire tirocini e eventualmente assumere”.

“Siamo un bel gruppo – commenta Muhammad – lavoriamo bene e si scherza spesso. I nostri capi ci trattano con rispetto, sono brave persone”. 

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