Domenica 15 ottobre, al “Pino Valle” sono scese le under 14, under 18 e la seniores del Savona e il clou è stata proprio la partita della prima squadra di fronte ai padroni di casa della Union. Va detto, risultato impietoso per i corsari, maturato in una partita non bella, condizionata da un gioco bloccato, vissuto su calci ed episodi, con una calura estiva che non giova al gioco del rugby.
Savona in ogni caso vince con merito, mostrandosi organizzato, capace di produrre pressione e di sfruttare in modo efficace gli errori avversari. Il tutto pur avendo una qualità complessiva che non emerge nel match. Si comincia alle 15.30, sotto il sole. E la Union sembra come abbagliata, perché subisce la meta di Franceri dopo circa un minuto: buco centrale ben sfruttato e facile due contro uno di fronte all’estremo Demasi.
Proprio quello che non ci voleva, perché sono quei casi in cui serve esperienza e decisione in campo e la squadra in settimana aveva perso il coriaceo tallonatore Barbotto in allenamento e il capitano Paolo Novaro, tamponato in strada. Niente di grave per il capitano coraggioso, ma l’assenza è di peso. I galloni di capitano passano a Masetto, che si schiera in prima linea con Moschetta e l’immarcescibile Franzi. In seconda linea Vazio e Ferrua e in terza consacrazione per Cecon.
Si riprenda la cronaca: la meta di Franciosi non viene trasformata da Costantini. La mischia Union offre una discreta resistenza a quella savonese, ben rodata ed efficace in maul avanzante. Nel primo tempo si rileva una certa prevalenza di possesso biancorosso, con i tentativi di gioco alla mano dei corsari fiaccati da una pressione ed una contestazione della palla molto efficace da parte avversaria. La reazione si materializza nel bel calcio avanzante di Trucco che mette in orgasmo l’estremo avversario, placcato dallo stesso Trucco.
Ne sortisce un calcio di punizione che Calzia mette in mezzo ai pali. C’è ancor equilibrio e Pozzati prova ad illuminare con calci e percussioni, mentre emerge Damiano. La giovanissima terza linea non è lì solo per placcare, ma riesce sempre ad entrare in velocità e guadagnare metri perché ci mette l’esperienza della buona formazione giovanile e la voglia pugnace. Non è così per altri.
Mentre il Savona potrebbe essere in difficoltà per l’uscita dell’esperto Rossi, ancora una volta la Union, come a San Mauro Torinese, manca i placcaggi sui centri. Meta di Invernale e trasformazione di Costantini. Il riciclo del Savona è tambureggiante e veloce, mentre in casa Union c’è molto lavoro da fare.
Però a sprazzi vengono fuori le qualità, sia delle terze linee che dei tre quarti. All’ultimo minuto del primo tempo, su di una punizione a favore della Union, tra il calcio in mezzo ai pali, l’ambizioso tentativo in touche e la mischia, il capitano Masetto sceglie quest’ultima. Caso interessante, perché il raggruppamento ordinato è centrale. Dalle tribune si legge chiaramente il tentativo di aprire un lato molto determinato, dove sono schierati i senatori.
Però Savona legge bene lo spartito e blocca l’arrembaggio. Finisce il primo tempo sul 3-12. Una segnatura Union avrebbe favorito senza dubbio un secondo tempo in potenza più succulento. Non è così, anzi, la ripresa si imbruttisce fra calci sbagliati e in avanti inopinati. Gli animi si scaldano. Anche troppo. Pozzati e un giocatore del Savona finiscono 10 minuti fuori. Semeria rientra in campo dopo più di un anno per Demasi. La Union pressa e cerca di giocare alla mano, come di consueto. Ma non è facile, anzi. Castaldo, autore di un’ottima prova di regia, esce per Zat. Cambio concordatissimo. Nel momento di massima pressione Union però c’è parapiglia. Un giocatore savonese si trae d’impaccio sulla corsia di destra calpestando un avversario. Però la reazione non ci deve essere, ma c’è. E ne fanno le spese tanto il savonese falloso quanto l’ala corsara Trucco.
La partita è rotta e viene chiusa in tre minuti da Savona: un calcio in profondità propone un quesito non molto risolvibile a Semeria, a meno di una presa al volo. Però è più veloce Scorzoni, giovanissimo e con gambe. Meta sotto i pali, trasformata da Costantini. Poco dopo è la volta della corsa solitaria del solito Franceri, con Gabaglio impossibilitato al placcaggio. Il popolare “Gabba” ha infatti giocato con una repentina menomazione subita addirittura in riscaldamento. E la coperta Union è corta. La meta alla bandierina non è trasformata. Però la Union, per l’orgoglio, gioca. E mostra che con minore pressione ci sono buone mani, con uno spostamento veloce della palla da un lato all’altro del campo, finalizzato da Ferrua, potente ed esperto. Una piccola gioia in una giornata dal sole umido e da prospettiva grigia.
Il pubblico è comunque contento: e va detto che il pubblico era davvero strabocchevole. Dunque 8 a 27 per Savona. Nota stonata nel finale, con l’espulsione di Trucco per doppia ammonizione a seguito di un placcaggio sull’apertura avversaria che aveva già lasciato la palla. Adesso la strada è in salita, ma c’è spazio per un recupero. Si prospettano partite difficili, con Amatori e Pavia. Si lavorerà per costruire.
Union in campo con: Franzi, Moschetta, Masetto; Vazio, Ferrua; Ceccon, Bellifiori, Damiano; Castaldo, Calzia, Trucco, Pozzati, Delbecchi, Gabaglio, Demasi. A disposizione Zat, Pallini, Semeria. Tecnico Giorgio Pallini.
Risultati e classifica.
SERIE C1 POULE 2 (III GIORNATA/ANDATA)
Amatori Genova – CUS Pavia 29/13
Union Riviera Rugby – Savona 8/27
San Mauro – CFFS Cogoleto 74/7
CLASSIFICA: Amatori Genova punti 15, San Mauro 10, CUS Pavia 9, Savona 6 , Union Riviera 5, CFFS Cogoleto 0.
Union Riviera Rugby under 18 stecca la prima, ma le prospettive sono buone
Il triplo confronto Imperia / Union Riviera con Savona in data 15 ottobre vede come secondo capitolo una partita a livello di under 18. C’è curiosità positiva per i padroni di casa guidati dal tecnico Alessandro Castaldo. Il gruppo è formato per la maggioranza da giocatori al secondo anno di categoria (sophomores nel mondo sportivo universitario statunitense), più alcuni al primo anno e solo un paio al terzo anno. Squadra esperta, certo, ma la preparazione è stata rallentata dalla mancanza di amichevoli e da un comprensibile sostegno alla prima squadra, con alcuni giocatori giunti più tardi a rimpolpare il gruppo.
Il primo tempo si chiude con una meta trasformata dagli ospiti a fronte di una punizione piazzata da Marasco. Un sostanziale equilibrio con un Savona solido, ma non trascendentale e comunque buon erede della rilevante compagine dell’annata precedente. Tra primo e secondo tempo non cambia nulla per la Union se non il cambio di Campanini per Dutto. Due in panchina per la Union, però mancavano anche Sambito e Trezza, mentre Borzone sta proseguendo il suo percorso di recupero. Il secondo tempo pone in rilievo la mischia di Savona, ben organizzata soprattutto nelle maul avanzanti e nella pressione.
Per contro, il gioco appare spezzettato e molto legato ai calci, non sempre efficaci. Entra Signorella all’ala per Eordea: c’è da lavorare sui tre quarti e si vedrà concretamente. Peraltro il Savona allarga il vantaggio con una furba giocata del mediano di mischia Marco Bernat. Peraltro i corsari non sfruttano situazioni di vantaggio, ad esempio con una touche “furba” che l’arbitro ritiene giocata entro i 5 metri laterali, cosa non possibile. La Union non ha la palla tra le mani per molto tempo, ma si individuano buone potenzialità se il gioco diviene rapido e fluido. Cosa che non è ancora. La terza meta savonese arriva così impietosa, con un gioco all’ala, peraltro contestata dai padroni di casa. E ovviamente non viene trasformata.
Finisce 19 a 3 per i biancorossi, ma in casa Union c’è relativa serenità. Nel discorso di fine partita Alessandro Castaldo è rassicurante e concreto, rilevando che ci siano stati errori di singoli in difesa, che peraltro è stata complessivamente buona. C’è da lavorare molto per il reparto arretrato, dato che palla in mano la Union è temibile. Per questo si attende un pronto riscatto.
La formula del campionato è particolare: nel contesto ligure piemontese ci sono tre gironi e la Union è collocato ovviamente in quello ligure con lo stesso Savona, la neonata franchigia degli Embriaci (leggi Cus Genova seconda squadra) e gli Amatori. Le prime e la migliore seconda adiranno al girone di primo livello. Ovviamente le squadre successive saranno collocate in gironi di secondo e terzo livello. E il riscatto del gruppo di Ardoino, Sega, Braccini e soci è atteso. Vedremo.
Union in campo con:
Ascheri, Mitolo, Landini; Tarzia, Novaro; Calzia, Dutto, Bravo; Ferraro, Marasco, Eordea, Sega, Ardoino, Archimede, Braccini. A disposizione e entrati: Signorella, Campanini. Tecnico Alessandro Castaldo.
UNDER 18 TERRITORIALE GIRONE 3 (I GIORNATA/ANDATA)
FTGI Embriaci – Amatori Genova 31/38
Union Riviera – Savona 3/19
CLASSIFICA: Amatori Genova punti 5, Savona 4, FTGI Embriaci 2, Union Riviera o.
Prima attesa partita per il folto gruppo della under 14 targata Imperia Rugby. Ed unica vittoria per 38 A 26 per il sistema rubgistico dell’estremo Ponente ligure nel trittico di sfide della domenica con il Savona.
Dichiara il tecnico Enrico Abbo: “L’aspettativa era alta, per la curiosità di vedere giocare due bei gruppi (che io ritrovo per la seconda volta), per la riassegnazione di ruoli importanti, per le analisi che lo staff allenatori deve fare a fine partita. Però è andata bene. Perché sono bravi, mancava solamente la consapevolezza della propria posizione e del proprio ruolo”.
Per la cronaca, le vecchie abitudini sono dure a morire. Si gioca di mattina e il Ponente estremo dorme ancora. Subisce la prima meta, però l’Imperia ha la capacità di reagire. Il trascinatore della squadra e metaman è Francesco Chiappori, che mette ben cinque segnature.
L’altra è opera di Valerio Orlandi, davvero monumentale. Patrick Gheza, solito allo scherzo e alla furbata in allenamento, è invece micidiale nei calci: sa concentrarsi al momento giusto. Notevole poi la prova di Filippo Liporace, una molla tutta elettricità, che va solo disciplinato. Spesso risulta imprendibile ed è molto coraggioso a dispetto di un fisico non proprio leonino. Importante prova anche di Luca Parodi, una prima linea di sostanza.
Non appare, ma rende. Riccardo Nunziata ha pure dato un contributo notevole così come un Francesco Borca che sta uscendo dal guscio del timore e della timidezza e sta lavorando sodo per essere una guida, un caudillo di qualità. I prodromi ci sono tutti. Del resto di fronte c’era Savona, che ha segnato comunque 26 punti. Merito loro e anche demerito di Imperia che deve lavorare di più in fase difensiva.
Però alla prima partita ci sta e nella categoria i punteggi larghi sono quasi una regola. Il gruppo è ampio e ci sono cambi. Ne approfittano i tecnici Abbo e Binelli per tenere in “punizione scolastica” un giocatore di prospettiva: questo è il rubgy. Il risultato ancora a livello di under 14 è singolare e non legato alle acrimonie di un campionato. Bisogna crescere e farlo anche a scuola, che è il “lavoro” di bambini e ragazzi. Come tutti, anche il malcapitato, è poi entrato. La lezione va imparata. E ora via verso nuove avventure.
Chiosa Flavio Perrone, responsabile tecnico di settore: “I ragazzi hanno avuto una bella reazione dopo aver subito la meta iniziale, hanno già una prima organizzazione di gioco e qualcuno che emerge di giornata in giornata, come Chiappori in questo caso. Bisogna lavorare sulle abilità individuali, ma in ogni caso vincere subito dà morale”.
Imperia Rugby in campo con: Bissaldi, Parodi, Militello; Doria Miglietta, Rovere; Chiappori, Borca, Orlandi; Nunziata, Pelle, Ramenzoni, Liporace, Gheza. A disposizione ed entrati: Airone, Iannone, Nonnis, Devia,