“Lo scaricabarile che sul tema dei rifiuti da tempo attanaglia Imperia deve cessare. È’ necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Se da anni siamo inchiodati attorno al 30% della raccolta differenziata la colpa non è ne dei cittadini che non vengono messi nelle condizioni idonee a farla (la raccolta differenziata) nè tantomeno la colpa può essere addebitata a quei pochi lavoratori che ogni giorno con turni massacranti e pochi mezzi compiono il loro dovere (in Teknoservice il rapporto capi e capetti / lavoratori è scandaloso) – Scrive così, in una nota stampa, il consigliere del Gruppo Misto, Antonio Russo.
“La colpa del disastro Imperiese risiede soprattutto nella società Teknoservice che non ha dimostrato di avere le competenze e le capacità a svolgere il lavoro per il quale ha percepito finora la bellezza di c.a. €.14.600.000,00 (per intenderci oltre 28 miliardi del vecchio conio). La colpa del disastro Imperiese risiede parimenti in questa amministrazione che non è stata capace di gestire l’affidamento del Servizio di igiene Ambientale.
Grazie a questo bel combinato disposto la provincia di Imperia è agli ultimi posti in Italia per la percentuale di raccolta differenziata (se siamo stati considerati la sesta provincia della Calabria qualcosa vorrà pur dire?). Quali sono le cause che ci hanno consegnato quest’invidiabile risultato? Al primo posto risiede l’incauto affidamento e il mancato controllo (oserei dire a sua insaputa) esercitato da Teknoservice sulla gestione delle risorse da parte dei vertici aziendali locali.
Questi signori, sempre gli stessi, hanno gestito per anni, sin dai tempi della Eco Imperia, in maniera clientelare l’assunzione di personale creando una sorta di parentopoli Imperiese. Figli cugini e parenti vari assunti e posizionati in incarichi strategici come ad esempio la sicurezza aziendale.
Tra l’altro proprio in questi giorni tale incarico viene riassegnato attraverso votazioni interne e potrei già scommettere sul nome del vincitore. D’altronde sono anni che vado denunciando la commistione tra incarichi aziendali e sindacali di questi personaggi.
Trovo scandaloso che le stesse persone ricoprano al contempo l’incarico di dirigenti sindacali e di dirigente aziendale (settimi e ottavi livelli). Ancora oggi ci portiamo appresso lo stesso peccato originale quel peccato originale che ha distrutto prima la Eco Imperia, poi la Tradeco, ed adesso sta distruggendo anche la Teknoservice e purtroppo sono certo distruggerà chiunque vorrà affacciarsi ad Imperia.
Domandiamoci perchè in occasione dell’ultima gara d’appalto a fronte di dichiarazione di interesse da parte di 5 aziende presentò offerta solo la Tradeco. Se non si interviene al più presto per estirpare questo bubbone difficilmente potremo avere ad Imperia aziende in grado di operare correttamente.
Per quanto riguarda la gestione del servizio cito solo alcune delle tante ” manchevolezze” che mi vengono segnalate:
1) Cassonetti inadatti per il servizio, sono pochi e hanno tutti i coperchi aperti, quindi la differenziata è sporca
2) Eliminazione di un giro del cartone e quindi tantissimo cartone viene trovato dentro i cassonetti dell’indifferenziata.
3) Nei mercati rionali e nelle fiere spesso non viene fatta la differenziata, quindi quasi tutto a parte il cartone va indifferenziatamente in discarica.
4) Non viene fatto con regolarità il lavaggio dei cassonetti, anche se il servizio viene lo stesso segnato
5) Non viene effettuata la differenziazione dei rifiuti con nuovi cestini getta carta come veniva fatto perfino in Tradeco
6) La maggior parte del rifiuto organico e della plastica essendo sporca viene respinta dalle aziende di compostaggio e riciclaggio e di conseguenza finisce nel conteggio dell’indifferenziata.
7) Insufficienti mezzi effettivamente messi a disposizione. Sia i porter che i camion grossi hanno poca manutenzione (spesso aggiustati alla bella e meglio e con attrezzature portata da casa) e di conseguenza spesso sono costretti a fare 2 o 3 turni giornalieri.
8) Mezzi e personale (come confermato pubblicamente dagli stessi) spesso vengono destinati ad operare Albenga sottraendo cosi preziose risorse ad Imperia.
9) Operai costretti a portarsi da casa l’attrezzatura (soffiatore per poter lavorare davanti alle spazzatrici.
10) Ingombranti abbandonati dappertutto, con l’incaricato che gira tutto il giorno con gli stessi rifiuti sul mezzo
11) Scarichi dei rifiuti indifferenziati e differenziati effettuati nel parcheggio aziendale (oggetto di segnalazione alle ASL)
La responsabilità di tutto questo risiede nel mancato controllo effettuato da questa amministrazione che si è mossa in maniera ambigua e poco trasparente. Si è preferito giocare su diversi tavoli senza avere il coraggio di portare avanti le scelte usando cosi la politica dei due forni.
Da un lato si è data carta bianca all’assessore all’ambiente per portarci in casa Amaie Energia Progetto riuscito in pieno, come si sa la politica intesa come poltronificio funziona sempre. Dall’altra parte per mesi e mesi si è continuato a prendere in giro il sottoscritto e con il sottoscritto tutti quei cittadini che credono sia ancora possibile vivere in una cita pulita, in tutti i sensi ambientale e morale.
Si è puntato ambiguamente sulla strategia Rifiuti Zero, si sono spesi c.a. 50.000,00 euro per realizzare il progetto del Porta a Porta che ora giace in un cassetto inutilizzato mentre Imperia sprofonda nei rifiuti.
Ma non solo, si è approvato un aumento di € 10.000 al mese del canone alla Teknoservice per realizzare il progetto realizzato dal sottoscritto tramite il GDL Rifiuti Zero per una campagna di sensibilizzazione dei cittadini sulla raccolta differenziata che prevedeva anche la distribuzione di c.a. 80 sacchetti biodegradabili ad ogni utenza domestica.
Tutti sanno come è andata a finire. La Teknoservice ha si acquistato circa 2 milioni di sacchetti biodegradabili ma ha deciso che la distribuzione doveva avvenire solo durante le 2 settimane centrali del mese di Agosto. Risultato? Meno di 2000 utenti si sono presentati a ritirare il kit di sacchetti.
Il resto dei sacchetti che fine ha fatto? Magari sono in viaggio verso altre località Italiche, speriamo almeno di ricevere almeno dei ringraziamenti. Del resto del progetto che costerà ai cittadini Imperiesi altri 120.000 euro all’anno nulla ci risulta pervenuto.
Ma come pensa questa amministrazione di continuare ad andare avanti? Per fortuna ci ha pensato la Teknoservice stessa a togliere le castagne dal fuoco a Capacci. Vuole andare via.
Bene!!!! Cosa aspetti Capacci, scrollati il Don Abbondio che è in te non è vero che “il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare” il coraggio ti viene se operi onestamente nell’interesse dei cittadini.
Non pensare di tirare a campare ancora altri 6 mesi, a cosa ti serve farti logorare ancora. Fai il tuo dovere di amministratore onesto caccia via la Teknoservice ed affida ad un’altra azienda per partire subito con il porta a porta ad Imperia.
Bastano 30 giorni per trovare un’azienda giusta, non ci vogliono miracoli per fare il porta a porta. La Liguria è piena di aziende che lo fanno se vuoi ti do una mano, gratis, come al solito. Se fai questo ti voto la fiducia”.