21 Dicembre 2024 19:07

21 Dicembre 2024 19:07

CARCERE DI IMPERIA. I “RADICALI” IN VISITA AI DETENUTI, IL SEGRETARIO BUSCAGLIA:”IL MINISTRO ORLANDO SI ERA IMPEGNATO AD APPROVARE UNA RIFORMA, MA…”/FOTO E VIDEO

In breve: Si svolge oggi la visita dei Radicali nelle Carceri di Imperia e di Sanremo.

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Si svolge oggi la visita dei Radicali nelle Carceri di Imperia e di Sanremo. Presenti Stefano Petrella da Genova, Tesoriere del Gruppo Radicale GRAF, Gian Piero Buscaglia, da Imperia, Segretario della stessa associazione locale riconosciuta e Dario Belmonte, da Imperia, Tesoriere nazionale dell’Associazione Radicale Certi Diritti.

L’iniziativa ha lo scopo di sollecitare l’approvazione dei decreti attuativi della Legge Delega di Riforma dell’Ordinamento penitenziario, riguardo le condizioni interne dei detenuti e la possibilità di accesso alle misure esterne alternative. Il Ministro Andrea Orlando si era impegnato ad approntare tale riforma entro il mese di agosto, ma ancora non si hanno novità in merito.

Durante la visita alla casa circondariale di Imperia, i Radicali doneranno una valigia di fumetti agli internati. Nel pomeriggio l’associazione si sposterà al carcere di Sanremo.

GIAN PIERO BUSCAGLIA

“Siamo qui per la solita ormai visita dei Radicali nelle carceri, che si svolge già da diversi anni. Quest’anno c’è un motivo particolare, il Ministro Andrea Orlando ha promesso che entro l’estate sarebbero stati approvati i decreti attuativi della legge di riforma dell’ordinamento penitenziario.

Siamo qui anche noi a sollecitare, come in altri 35 istituti di pene in Italia, in parallelo al digiuno da parte della Rita Bernardini.

Sono due iniziative che si sono un po’ incrociate, le ‘Carovane della Giustizia’, ‘Grandi Satyagraha’. Non c’è nessun onorevole, questa volta i Radicali hanno contattato direttamente il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, visitiamo questa mattina il Carcere di Imperia e oggi pomeriggio il Carcere di Sanremo.

Il direttore è lo stesso, è appena entrato e ci aspetta. Noi consegniamo una valigia di fumetti che saranno dati ai detenuti. 

Per migliorare le condizioni di vita dei detenuti in definitiva, condizioni interne e esterne per accedere alle misure alternative”.

DARIO BELMONTE

“La condizione delle carceri italiane è una condizione molto negativa, che ci colloca agli ultimi posti in tutta Europa se non per alcuni esempi molto positivi come il carcere di Opera e di Bollate, i quali direttori si limitano in realtà semplicemente ad applicare la costituzione così com’è, rendendo la pena per i detenuti non una vessazione, non una disumanizzazione, ma una pena che deve tendere alla riabilitazione, alla rieducazione del condannato.

Noi siamo uno dei paesi europei che ha il più alto tasso di recidiva, la percentuale è oltre il 70% quindi la quasi totalità dei detenuti torna a delinquere, anche per le possibilità che non vengono date in carcere.

Il nostro è uno dei paesi che ha ricevuto più condanne da parte della corte di giustizia europea sulla condizione dei detenuti, specialmente la famosa sentenza contro l’Italia che aveva sancito una violazione dei diritti umani nella dimensione delle carceri, le celle in cui erano tenuti i detenuti, per arrivare più vicino ai giorni nostri anche all’impegno del partito Radicale, tramite Rita Bernardini, ci si sta muovendo per chiedere anche che le norme sull’affettività per i detenuti vengano riviste.

Al momento in quasi tutte le carceri italiane le telefonate ai parenti e agli amici sono fortemente contingentate, così come le visite. Quando parliamo della popolazione carceraria, parliamo di un segmento povero della popolazione.

Andare a visitare un parente anche a 200km per molte famiglie di carcerati è come andare da Roma a New York per una persona benestante.

Sono condizioni molto negative, noi speriamo che i decreti se verranno approvati dal Ministro Orlando possano muoversi verso una maggiore umanizzazione della pena e per riformare il sistema carcerario italiano, per portarlo quantomeno vicino ad alcuni emoli europei, senza parlare dei paesi del nord Europa, solamente della Spagna, dove i carcerati sono tenuti in condizioni sicuramente migliori.

È un tema importante perchè la politica tende a costruire un consenso sulle spalle degli ultimi, dei detenuti e dei criminali, senza però poi chiedersi cosa può fare per evitare che queste persone tornino a delinquere o finiscano in carcere.

Speriamo anche che i decreti attuativi aprano ad un maggiore utilizzo delle misure alternative alla carcerazione, abbiamo tutt’ora tra le carceri più sovraffollate d’europa e uno scarsissimo utilizzo delle misure alternative, che quando vengono utilizzate vengono bollate da buona parte della politica come sconti di pena o troppa clemenza di giudici, quando invece sono misure che permettono alle persone effettivamente di reintegrarsi nella società. Altrimenti tanto varrebbe reintrodurre la pena di morte in Italia”.

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