La Croce Bianca di Imperia rischia di rimanere senza una sede a partire dal prossimo mese di gennaio. Lo ha annunciato ieri, a margine della cerimonia di inaugurazione di due nuove mezzi in uso alla pubblica assistenza, il presidente Roberto Trincheri. All’origine delle difficoltà l’eccessivo costo dell’affitto, 3 mila euro al mese circa, insostenibile per le casse della Croce Bianca che, nel settembre scorso, anche per non incorrere nelle penali previste dal contratto, ha dato la disdetta.
La proprietà della sede, che si trova in Viale della Rimembranza a Porto Maurizio, è della Croce Rossa, che la acquisì dalla Croce Bianca agli inizi del secolo scorso.
“La situazione in effetti è piuttosto complessa. Ieri, nel corso della cerimonia di inaugurazione dei nostri nuovi mezzi, ho fatto presente che abbiamo dovuto dare la disdetta dell’affitto in quanto era divenuto insopportabile per le nostre finanze. Parliamo circa di 3 mila euro al mese che la Croce Bianca non si può permettere di pagare. Pertanto siamo stati costretti a dare la disdetta perché avevamo un vincolo nel contratto che se non facevamo questa disdetta entro settembre eravamo a costretti a rimanere a queste condizioni per 12 anni. Non ce la siamo sentita. C’erano anche delle penali all’interno del contratto e per tanto abbiamo fatto questa dolorosa scelta, considerando il fatto che questo stabile è stato costruito proprio dai fondatori della Croce Bianca di Imperia.
Ora stiamo trattando direttamente con gli enti strumentali, la Croce Rossa di Roma, che hanno acquisito tutti gli stabili dei vari Comitati locali della Croce Rossa. Stiamo cercando di capire come muoverci. Il problema però è che questi enti strumentali sono stati creati da poco, con la riforma della Croce Rossa, e c’è tanta confusione. Non abbiamo ancora ricevuto grandi risposte.
Stiamo lavorando per provare a determinare un nuovo affitto, perché 3 mila euro è insostenibile, ma noi siamo nati e cresciuti qua e vorremmo rimanerci. Altre soluzioni sono complicate, perché comunque abbiamo bisogno di grandi spazi, in particolare per il nutrito parco mezzi. In più abbiamo bisogno di una sala militi per riunioni e corsi. Dunque non basta trovare un appartamento, ma dei locali che abbiamo spazi per i parcheggi davanti e in zona centrale per poter espletare i servizi di soccorso nei tempi e nei modi dovuti.
Io spero di trovare una soluzione e con il cuore affranto devo dire che rischiamo di rimanere senza una sede. Ieri ho dato due numeri per far capire quello che facciamo per la città di Imperia. Da gennaio a oggi abbiamo svolto 2.500 emergenze, dunque significa che una nostra ambulanza è intervenuta con una media di 9 volte al giorno per aiutare un cittadino che aveva bisogno. Penso che siano numeri che facciano riflettere in merito all’importante della Croce Bianca per la città di Imperia”.