Imperia Rugby under 14: una sconfitta salutare per affrontare nuovi limiti
Secondo impatto con la teoria di partite obbligatorie per la categoria. Ce ne saranno molte e molte ancora. Dopo la buona prova iniziale, ecco il rovescio della medaglia con un CUS Genova alquanto organizzato. Non ci si inganni però. La leva under 14 di quest’annata sembra essere alla portata dei ragazzi di Abbo e Binelli, anche se i punteggi sembrano pesanti. Del resto è tipico della categoria un gioco aperto e la difesa non sempre ordinata.
Enrico Abbo si esprime così: “Abbiamo incontrato una squadra alla nostra portata. Mancava sostegno e grinta in ruck, qualche passaggio malfatto, ma soprattutto mancava combattività”.
Riassumendo: gli errori di handling ci possono stare, però è necessario lavorare perché il dogma del futuro è anche quello di migliorare il gioco alla mano di una tabe italica votata al gioco di mischia. È poi utile aumentare la capacità di corsa e la resistenza sul punto di incontro. La grinta va cercata eccome. Nell’allenamento di rifinitura, venerdì, anche di fronte al probante impegno posto da una under 16 in ricostruzione, si è vista una discreta salita difensiva, ma i tecnici sanno che è necessario lavorare sulla concentrazione, sempre, anche in allenamento. Intanto, poi, si tratta di un esercizio utile per l’età formativa. Utile in campo, utile a scuola, in famiglia, domani nella vita. Essere presenti a quello che si fa. Per la cronaca, mete segnate ancora da Francesco Chiappori, ormai metaman conclamato e sicuramente giocatore di prospettiva, così come da Valerio Orlandi. Non trasformate, ma del resto mancava il cecchino Gheza. Al suo posto nel ruolo di imprevedibile estremo in stile “dingo”, un Filippo Liporace.
Imperia Rugby in campo con Bissaldi, Parodi, Nonnis; Doria Miglietta, Rovere; Chiappori, Borca, Orlandi; Nunziata, Pelle, Ramenzoni, Iannone, Liporace. A disposizione ed entrati: Airone, Militello, Devia, Melle. Tecnici Abbo e Binelli.
Quadro risultati regionali
UNDER 14 PRIMA FASE IV GG.CUS Genova – Imperia 57/10
Savona – CFFS Cogoleto& P.O. 10/26
Amatori Genova – Province dell’Ovest 7/22
Imperia Rugby Under 8: buona la prima, emergono individualità, ma è il gruppo che fa la differenza
Primo concentramento per i più piccoli a Cogoleto. Il gruppo di lavoro tecnico è ampio e va da Mattia Moschetta a Vincenzo Zumbo a Viviana Bousquet a Irene Ardoino. L’attività coinvolge anche i neofiti degli under 6 ed è attentamente strutturato. Anche i concentramenti dei più piccoli osservano la considerazione del punteggio, ma per loro vale soprattutto l’impegno dinamico, la capacità di relazionarsi con gli altri e con lo spazio circostante. In ogni caso nel primo confronto “con la Liguria”, gli under 8 vanno in scena in modo ottimale, con due partite vinte, due perse e una vittoria nella finalina per il terzo posto. Se la vedono ad esempio con il Busalla, con il CUS Genova A e con il Cogoleto A. Quindi con le squadre composte dai minigiocatori più esperti. E si conclude con gli Amatori Genova, società che presenta una rilevante tradizione giovanile. Ben cinque partite, tanto entusiasmo e divertimento. Se si osservano i comportamenti dei singoli, si nota che il rugby è uno sport per tutti anche se in famiglia non c’è un genitore praticante. Per cui se Nicolò Reitano, figlio d’arte, non è una sorpresa, piace ricordare Ester Pelle, che ha due fratelli impegnati rispettivamente nella under 12 e nella under 14. Ester si pone come una seria candidata al futuro del rugby femminile dell’estremo Ponente ligure, carico di una pluridecennale tradizione. Si immagini però quella casa in cui ormai al mattino si mangia pane e rugby. Del resto, passione, dedizione e costruzione di sé fin da bambini superano ogni difficoltà.
Imperia Rugby under 10: la favola continua. Buon esordio di categoria
Si ricomincia da dove ci si era fermati: una under 10 di grande prospettiva. Nell’annata precedente, allenata da Iannone e Reitano, aveva stupito. Cambiano i tecnici, con il filosofo La Macchia e il preparato Gianno, ma non la sostanza. I piccoli “senatori”, al secondo anno di categoria, mettono a frutto un anno di esperienza. Si inseriscono nuove leve dalla under 8 e anche bambini alla prima esperienza di rugby. Il concentramento di Cogoleto è stato già illuminante. Sconfitta iniziale con i padroni di casa, ma poi vittorie larghe con il Cus Genova B, gli Amatori Genova e la mista Sanremo Busalla e poi ancora con il CUS Genova A. Niente male. Un totale di una quindicina di mete segnate e sei subite. I lati positivi emergono nella qualità di gioco individuale di alcuni, ma, come afferma il coach Franco La Macchia: “Bisogna lavorare per creare sempre di più il gruppo. Il rugby è un gioco di collettivo, non si può essere risolutivi in modo individuale. Il concentramento è stato utile per fissare un primo obiettivo tecnico-sportivo, quello di essere a livello di un Cogoleto che ha mostrato una capacità di gioco molto ordinato. È stato un bene averli incontrati subito, un bene aver saputo reagire, un bene avere difficoltà”. Del resto il rugby propaganda forma persone, cittadini, lavoratori non solo sportivi in senso stretto. La sfida che appassiona i due tecnici è soprattutto quella di avere sempre l’organico al completo, di coinvolgere tutti in un gioco il più possibile corale, di far crescere chi viene dalla under 8 e chi non ha mai visto una palla ovale. Lì c’è tutto il bello di questa categoria, nell’attesa di incontrare anche altre squadra, non presenti a Cogoleto.