La Regione Liguria capofila del progetto blue lane presentato a Bruxelles rispondendo al bando dell’agenzia Ten-T che si occupa delle reti di trasporto transeuropee. Il progetto che ha un valore complessivo di 8,6 milioni di euro di cui il 50% possono essere finanziati dall’Unione Europea, consiste nel seguire i flussi di merci di origine mediterranea che transitano per i porti liguri verso il nord Italia e oltralpe, usando tecnologie e sistemi informativi che garantiscono velocità e sicurezza della merce. Oltre all’Italia sono coinvolti nel progetto blue lane che ha avuto il sostegno del Ministero delle Infrastrutture, l’Olanda, la Romania, l’Irlanda, la Spagna e al di fuori dell’Unione europea la Svizzera, il Marocco e Israele.
“Di rilevanza particolare – spiega l’assessore alle infrastrutture, Raffaella Paita – è il partenariato italiano e soprattutto ligure in quanto abbiamo coinvolto l’intero sistema portuale della nostra regione. E’ la prima volta infatti che i tre porti partecipano insieme ad un progetto di questo livello. Qui c’è il sistema portuale ligure che è stato capace di coinvolgere il sistema dei terminalisti che hanno a loro volta individuato la rete retroportuale di riferimento che partecipa al progetto”.
Avrà un ruolo nevralgico l’Agenzia delle Dogane che parteciperà alla fase di sviluppo dei sistemi centrali e di interfaccia con i sistemi di distribuzione. Partecipano anche la società Circle che ha elaborato e costruito con Regione Liguria l’idea progettuale e il polo TICASS che svilupperà gli studi connessi all’aspetto ambientale del progetto.
Tra i pubblici di riferimento la Regione Lombardia, sede dell’evento EXPO 2015, ma anche mercato di destinazione privilegiato del traffico portuale ligure e sede del principale sistema retro portuale dei tre porti.