Imperia. La direzione aziendale dell’ASL 1 interviene con una nota stampa, in merito all’articolo pubblicato dal nostro giornale, sulla segnalazione di una 64enne che per due giorni ha provato a prendere la linea del Consultorio per prenotare una visita.
“Le difficoltà segnalate dalla signora nel contattare telefonicamente il Consultorio di Imperia possono essere realmente accadute in questo particolare frangente, poiché il servizio consultoriale si è trasferito da pochissimi giorni presso la nuova sede del Palasalute di Via Acquarone. Gli operatori che si dedicano all’accoglienza (sia delle persone che delle richieste telefoniche) in queste settimane sono particolarmente impegnati nell’orientare i pazienti nella nuova struttura consultoriale, spostandosi a volte anche fisicamente dal punto accoglienza per accompagnarli ai vari ambulatori.
Rispetto a questo aspetto la direzione dell’ASL1 si scusa con la signora per il disguido del ritardo nella risposta telefonica e ha dato indicazione al personale affinché venga contenuto al minimo il possibile disagio in questa prima fase di insediamento.
Per quanto riguarda la prenotazione richiesta dalla signora (visita ginecologica per “cistite con pregressa frattura di femore”) da una verifica effettuata risulta che il personale di accoglienza l’abbia invitata a rivolgersi tempestivamente al medico curante, secondo il più corretto percorso di presa in carico di una situazione di tipo diagnostico-clinico come quella da lei delineata. Le è stato infatti spiegato che per una visita ginecologica in caso di una patologia l’accesso idoneo è quello attraverso la prenotazione tramite CUP (come peraltro la signora stessa ha dichiarato di conoscere perché precedentemente utilizzato).
Alla sua successiva richiesta di voler prenotare comunque una visita ginecologica di controllo, si è offerta la prenotazione della visita ginecologica consultoriale secondo l’attuale modalità di calendarizzazione degli appuntamenti dedicati all’attività di prevenzione.
A questo proposito si ribadisce l’importanza dell’accesso corretto ai servizi sanitari, proprio per garantire la maggiore appropriatezza rispetto ai bisogni di salute, rivolgendosi in prima istanza al proprio medico di famiglia per essere indirizzati verso la migliore presa in carico nel percorso di diagnosi e cura”.