È’ di due persone denunciate in stato di liberta’ il bilancio della attivita’ svolta dall’U.P.G.S.P. della Questura di Imperia a seguito di una aggressione avvenuta, lo scorso 16 settembre, a Porto Maurizio.
La vittima, G.M., cittadino italiano, si e’ rivolto alla Polizia dopo essere stato molestato telefonicamente da un uomo che, con chiaro accento arabo, nel mese di agosto lo aveva minacciato, piu’ volte, di morte.
La vittima, in sede di formalizzazione della denuncia, non aveva potuto fornire nessun elemento utile per risalire alla identita’ del responsabile, avendo ricevuto le telefonate da una utenza anonima.
Alcuni giorni dopo, negli uffici Questura, e’ giunto un referto medico stilato dai sanitari dell’ospedale San Martino di Genova e relativo al ricovero d’urgenza della stessa persona che, pochi giorni prima, aveva formalizzato la denuncia per minacce telefoniche negli uffici di Piazza del Duomo.
Determinante e’ stato l’intuito degli investigatori dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura che, sospettando sin da subito che il responsabile dell’aggressione potesse essere collegato alle minacce telefoniche, partendo proprio dai primi soccorsi prestati alla vittima, sono riusciti a risalire ad alcuni testimoni oculari dell’aggressione i quali hanno riferito ai poliziotti che la vittima, poco prima di salire a bordo dell’autombulanza, aveva indicato in un conoscente della sua ex fidanzata l’autore del pestaggio e che questi era, senza dubbio, un cittadino nordafricano.
Uno dei testimoni, in particolare, dopo aver contribuito a ricostruire la dinamica dell’aggressione, ha specificato che al violento pestaggio aveva assistito, inerte, una donna la quale, pero’, al termine dell’aggressione, saliva a bordo di una autovettura condotta proprio dall’aggressore.
Interrogata alcuni giorni dopo dagli investigatori, la donna ha negato di conoscere l’identita’ dell’aggressore.
Il suo racconto non ha convinto, pero’, l’ ispettore di Polizia che, dopo averla congedata dagli uffici di pPiazza del Duomo, ha chiesto ad una pattuglia della squadra volante di seguirla.
Gli Agenti l’hanno cosi’ rintracciata a bordo di una vettura, la stessa segnalata da uno dei testimoni dell’aggressione, condotta da un cittadino marocchino.
Agli operatori di Polizia la donna ha riferito che si trattava del suo fidanzato e che lo stesso era suo ospite da alcune settimane.
L’uomo, identificato per E.K.K., classe ’95, e’ risultato essere un cittadino marocchino irregolare e, pertanto, accompagnato presso gli uffici della Questura; qui, dopo essere andato in escandescenza, ha danneggiato la porta di un locale adibito a sala d’attesa e subito deferito alla competente autorita’ giudiziaria.
L’uomo, al termine delle procedure di fotosegnalamento, e’ stato riconosciuto proprio dalla vittima dell’aggressione avvenuta lo scorso settembre e, pertanto, deferito alla competente a.g. anche per il reato di lesioni aggravate. In quanto irregolare, e’ stato espulso dal territorio nazionale con provvedimento formale a firma del questore di imperia.
La donna, che inizialmente aveva negato di conoscere l’aggressore, e’ stata denuniciata in stato di liberta’ per i reati di favoreggiamento personale e favoreggiamento all’immigrazione clandestina.