23 Novembre 2024 12:02

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23 Novembre 2024 12:02

TRAGEDIA A BARDINETO. ROBERTO VIALE UCCISO DA UN COLPO DI FUCILE, CACCIATORE 25ENNE INDAGATO PER OMICIDIO COLPOSO. DISPOSTA L’AUTOPSIA/I DETTAGLI

In breve: È Luigi Maule, 25enne, il cacciatore che ha sparato il colpo che ha ferito a morte il 59enne Roberto Viale, domenica scorsa nei boschi di Bardineto.

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È stata disposta per oggi l’autopsia sulla salma del 58enne Roberto Viale, ucciso da un colpo di fucile domenica scorsa nei boschi di Bardineto. L’esame, stabilito dal sostituto procuratore Vincenzo Carusi, sarà eseguito dal medico legale Marco Canepa e servirà per chiarire quale lesione ha causato la morte del 59enne e fornire elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti. 

Il cacciatore che ha sparato il colpo è il 25enne Luigi Maule, (difeso dall’avvocato Ami Roseo), consigliere comunale di Bardineto, e dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo. Maule è stato ascoltato dai Carabinieri e, durante la testimonianza, è apparso molto scosso.

Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, il 58enne si trovava nei boschi di Bardineto, vestito di scuro, insieme alla moglie per cercare castagne e funghi. Maule si trovava circa 70 metri più in alto, e stava puntando un cinghiale. Sparando il colpo con il suo fucile a canna rigata (ora sotto sequestro), però, il 25enne ha mancato la preda, e il proiettile, un calibro 206, ha proseguito la traiettoria fino a incontrare Roberto Viale, colpendolo in pieno petto. Sentendo le urla della moglie, il cacciatore si è precipitato a controllare cosa fosse successo e ha tentato in tutti i modi di fermare il sangue comprimendo la ferita sul petto del 58enne.

Sono stati subito avvisati i soccorritori. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Finale Ligure, i militi della Croce Verde di Bardineto e i Carabinieri della stazione di Calizzano. Purtroppo, però, il proiettile ha colpito gli organi vitali di Viale e non c’è stato nulla da fare.

Secondo i primi rilievi, dalla posizione del cacciatore, a causa della conformazione del terreno e della fitta vegetazione, non era possibile vedere se ci fossero state delle persone sotto al punto in cui si trovava il cinghiale. Nei prossimi giorni, i militari continueranno ad effettuare rilievi sui luoghi dove si sono svolti i fatti. 

Sempre secondo i primi accertamenti dei Carabinieri, il giovane cacciatore avrebbe tutti i permessi in regola e si trovava in una zona dove l’attività venatoria è permessa.

Nel frattempo, sono state avviate le procedure di risarcimento attraverso l’assicurazione del 25enne.

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