5 Novembre 2024 09:17

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5 Novembre 2024 09:17

IMPERIA. GIOVEDÌ 26 OTTOBRE L’ASSEMBLEA SINDACALE DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO SUI TAGLI ALLE RISORSE ECONOMICHE/I DETTAGLI

In breve: Anche le Lavoratrici e i Lavoratori dell'Ispettorato del Lavoro di Imperia hanno aderito alla protesta e si riuniranno in assemblea dalle ore 10.00 alle ore 12,00 presso la sede dell'Ispettorato del Lavoro di Imperia

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Le Organizzazioni Sindacali Nazionali FP CGIL -CISL FP- UIL PA- UNSA -USB -INTESA- FLP – unitariamente hanno proclamato lo stato di agitazione del personale Amministrativo ed Ispettivo dell’Ispettorato del Lavoro e indetto una giornata di mobilitazione per domani 26 ottobre, con una manifestazione che si svolgerà in Roma presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Anche le Lavoratrici e i Lavoratori dell’Ispettorato del Lavoro di Imperia hanno aderito alla protesta e si riuniranno in assemblea dalle ore 10.00 alle ore 12,00 presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro di Imperia.

Con la nascita dell’Ispettorato del Lavoro, come ente autonomo, se pur vigilato dal Ministero del Lavoro, si doveva dare impulso alle attività dell’Ispettorato ed invece sono stati previsti ulteriori tagli alle risorse economiche, in particolare quelle che consentono di finanziare determinate particolari attività volte a raggiungere obbiettivi di tutela del lavoro e di recupero dell’elusione ed evasione contributiva.

Come si può immaginare una riforma della macchina dello Stato che garantisca tutele, combatta il lavoro nero, e tuteli la salute negli ambienti di lavoro, senza investire risorse.

Dopo mesi, anzi anni, di ritardo nel pagamento delle competenze al personale amministrativo ed ispettivo, per attività già svolte, ora vengono annunciati ulteriori tagli, per 7 milioni di euro, addirittura con efficacia retroattiva sul FUA 2015, già certificato e pagato dallo stesso MEF, con conseguenze anche sulle opportunità di progressione e sviluppo di carriera.

A fronte della riorganizzazione dei servizi e dei dati sulla evasione e sugli infortuni, ci saremmo aspettati un forte impegno e risorse per ampliare gli organici con nuove assunzioni, e per migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori.

Tutto questo dovrebbe essere ed invece non è, per questo il personale si mobilita con questa prima iniziativa, con invio di mail di sensibilizzazione agli organi politici nazionali. Seguiranno altre iniziative in assenza di risposte dal Governo, Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia.

C.S.

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