Aperta un’inchiesta sull’incendio all’interno del deposito della Recup-Fer della famiglia Del Gratta in valle Armea, divampato nella notte tra il 24 e il 25 ottobre.
Terminate le operazioni di spegnimento e bonifica dei Vigili del Fuoco, i Carabinieri hanno posto sotto sequestro il cantiere, su disposizioni del PM Zocco, e hanno preso il via le indagini per far luce sulla vicenda.
Dalle ore immediatamente successive all’incendio, gli investigatori hanno iniziato a raccogliere elementi utili ai fini delle indagini, dall’acquisizione delle immagini delle telecamere ai primi interrogatori. In procura sono sfilati i primi testimoni, sentiti in qualità di persone informate sui fatti.
Sono molteplici le ipotesi che si stanno vagliando, dall’attentato incendiario all’evento accidentale, ma ci vorrà tempo per ricostruire con esattezza i fatti.
Nell’ambito dell’inchiesta si scava anche nel passato della famiglia Del Gratta. Riccardo e Marco Del Gratta, padre e figlio, alcuni anni fa furono coinvolti in un’inchiesta che fece molto scalpore a Sanremo e in tutta la provincia. Ai vertici dell’allora Sanremese Calcio vennero accusati di aver pagato alcune persone legate alla piccola criminalità per minacciare tre giocatori della squadra al fine di convincerli a rescindere il contratto rinunciando alla buonuscita.
L’inchiesta portò all’arresto di Riccardo e Marco Del Gratta, poi condannati in primo grado a 3 anni e a 4 anni e 8 mesi di carcere per estorsione.
Proprio la famiglia del Gratta nelle ultime settimane è tornata agli onori della cronaca sportiva locale per aver acquisito parte delle quote della rinata Sanremese dall’imprenditore Renato Bersano, cedendo l’Argentina.
La Recup-Fer della famiglia Del Gratta è una delle più importanti imprese del Nord Italia specializzate nello stoccaggio e nel trattamento di rifiuti speciali. Per questo non si escludono neanche ipotesi legate al racket o alla concorrenza sleale.
Al momento l’unica cosa certa è la versione fornita dalla famiglia Del Gratta, secondo la quale si tratterebbe di un evento di naturale accidentale. Nessun dolo, ma una tragica fatalità.