25 Dicembre 2024 18:07

25 Dicembre 2024 18:07

IMPERIA. PORTO DI ONEGLIA. LA POLITICA FA DA PACERE TRA ASSONAUTICA E PESCATORI. SCAJOLA:”LA PESCA NON SI TOCCA, CERCHIAMO SOLUZIONI LIMITROFE”/ FOTO E VIDEO

In breve: I pescatori, circa 130 addetti per 50 imbarcazioni, però non ci stanno a cedere spazio ad Assonautica e perciò si cercherà di trovare un accordo tra le parti.

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Assonautica – Pescatori, una soluzione dietro l’angolo. Si sono seduti attorno al tavolo dell’ex sala giunta della Provincia di Imperia i protagonisti del braccio di ferro che vede da una parte il comparto pesca del porto di Oneglia e dall’altra Assonautica titolare di una concessione demaniale che va a sovrapporsi con quella in capo ai pescatori. A ricoprire il ruolo di mediatori, l’assessore regionale al demanio Marco Scajola, il vice sindaco di Imperia Giuseppe Zagarella e la Capitaneria di Porto di Imperia.

L’obiettivo di Lucio Carli & C. è quello di sviluppare un progetto legato al Whale Watching con l’ausilio di un’imbarcazione privata. Il progetto sarà mirato alla promozione del territorio e alla scoperta delle bellezza del mar Ligure, aperto anche ai diversamente abili e prevede anche un’opera di riqualificazione del fondale antistante e il possibile attracco di altre imbarcazioni, con la creazione di una sorta di mini-approdo.

I pescatori, circa 130 addetti per 50 imbarcazioni, però non ci stanno a cedere spazio ad Assonautica e perciò si cercherà di trovare un accordo tra le parti. 

“Una problematica tecnica – spiega l’assessore regionale Marco Scajola  – ha portato alla sovrapposizione di due concessioni, quella di Assonautica che andava a cadere nell’area interessata dai pescatori. Questo ha creato ovviamente problemi e paura da parte di quella che è  una realtà importante come quella della pesca e quindi abbiamo deciso insieme al comune, all’associazione dei pescatori, Assonautica e alla Capitaneria di Porto, che ringrazio, di vederci qua in provincia per fare il punto e vedere dove intervenire per superare i problemi. Siamo partiti da un principio che è stato condiviso da tutti: in quel punto ci sono da diversi anni i pescatori, la Regione Liguria negli anni passati, ma anche il comune di Imperia hanno investito nello sviluppo della pesca nel porto di Oneglia e questo principio dev’essere assolutamente mantenuto, quindi nessuna imbarcazione di pesca dev’essere messa in condizioni lavorative difficili. Si parla di più di 100 posti di lavoro e per Imperia, per la Liguria, sono una realtà fondamentale ed importante. 

L’obiettivo è quello che i pescatori non vengano messi in condizioni di poter operare nella maniera migliore. Si parla di 50 imbarcazioni, al momento in Liguria è il porto con maggior numero di imbarcazioni pescherecce, e noi vogliamo che cresca possibilmente questo numero. Dall’altra parte c’è Assonautica che ha avuto una concessione, ottenuta legittimamente e senza aver tolto nulla a nessuno, con l’obiettivo di pare degli interventi nel porto e quindi di alimentare la propria attività. Bisogna trovare una soluzione, oggi abbiamo fatto un passo importante che è quello di partire con soluzioni tecniche che prevedono la condivisione degli spazi partendo dal fatto che gli spazi adesso in capo ai pescatori rimangono in capo ai pescatori trovando delle soluzioni limitrofe che possano andare incontro alle esigenze di Assonautica. C’è la disponibilità di tecnici, ovviamente attraverso la Capitaneria di Porto”.

“Abbiamo cercato di addivenire – ha detto l’assessore al Demanio del Comune di Imperia Giuseppe Zagarella  – ad un’ipotesi di soluzione che potesse da un lato tutelare il comparto pesca che non può  in alcun modo essere danneggiato. Si parla di 50 imbarcazioni e di 130 posti di lavoro, in uno dei più grandi porti pescherecci d’Italia. Occorre dunque implementarlo e lasciare gli spazi vitali per crescere ancora. Per contro abbiamo Assonautica che faticosamente individua un percorso per finanziare le attività istituzionali che poi sono anche nell’interesse della collettività che ha visto una battuta di arresto a causa di un mero errore tecnico nel rilascio di una concessione che si sovrapponeva con quello che era il comparto pesca. 

Assonautica ha dato la sua disponibilità a recedere rispetto all’occupazione di uno dei posti barca previsti, manterrebbe il tipo di soluzione indicativa per la riqualificazione del ciglio banchina che attualmente non è neppure predisposto per gli ormeggi, quindi occorre fare degli investimenti che devono essere ammortizzati nel tempo. Lavoreranno a un’ipotesi del piano degli ormeggi di queste 4 imbarcazioni, erano 5, in quella porzione di ciglio banchina con la realizzazione di questo investimento, lo proporranno in un successivo passaggio di tavolo nel quale speriamo di chiudere definitivamente questa vicenda. Il reparto pesca ha dimostrato piena disponibilità al dialogo sedendo a questo tavolo, segnalando giustamente, quelle che erano le preoccupazioni in ordine ad un progetto che non era stato adeguatamente partecipato nella sua fase iniziale e fronte del quale avevano sollevato alcune eccezioni. Oggi il reparto pesca può tirare un sospiro di sollievo grazie anche all’apertura di tutti, compresa Assonautica che ha come scopo anche quello di potenziare il comparto dell’ittico e allo stesso tempo i due Enti (Comune e Regione) si sono messi attorno ad un tavolo e hanno lavorato bene grazie al contributo di tutti”.

MARCO SCAJOLA

GIUSEPPE ZAGARELLA

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