In riferimento a quanto recentemente dichiarato sui media dal vicesindaco di Diano Marina a proposito del riutilizzo del sedime ferroviario e della riorganizzazione urbanistica della città, il circolo dianese del Partito della Rifondazione Comunista ribadisce la sua posizione, riassumibile nei seguenti punti:
“- realizzazione della pista ciclabile fra la Strada Provinciale 449 (la cosiddetta “incompiuta”) e il porto di Diano Marina lungo la via Aurelia;
– realizzazione della ciclabile di connessione tra la nuova fermata ferroviaria di Diano ed il mare, e relativa piantumazione, lungo la stessa, di alberi tipici della nostra zona;
– utilizzo dell’attuale sedime ferroviario per lo spostamento a monte della viabilità di scorrimento e per la creazione di parcheggi gratuiti;
– realizzazione della metropolitana leggera gommata tra la zona Sant’Anna di Diano Marina e la spianata di Imperia Oneglia.
Posizione ripetutamente condivisa dal sindaco Chiappori, ma che, a quanto emerge dalle recenti dichiarazioni del vicesindaco, rischia di limitarsi esclusivamente alla realizzazione di parcheggi, relegando in secondo piano e come elemento di contorno la ciclabile che, ribadiamo, deve essere il cuore di un serio rilancio del turismo.
Solo questa impostazione – strategica – sarà in grado di rivitalizzare il commercio, la ricettività e l’economia dianese in generale”.