Il Comune di Imperia potrebbe discutere nel consiglio comunale previsto per fine novembre la delicata pratica inerente l’approvazione del debito fuori bilancio scaturito dagli atti di pignoramento presso la Banca Carige (dove il Comune ha il conto di tesoreria) nell’ambito della querelle giudiziaria sul mancato pagamento di Tfr e tredicesime agli ex lavoratori Tradeco dopo la rescissione del contratto di appalto con la società pugliese per la gestione della raccolta rifiuti.
La pratica era già stata presentata in consiglio comunale e poi ritirata il 28 giugno scorso. Il motivo? “Il rinvio si è reso necessario – aveva spiegato in aula l’assessore all’Ambiente Giuseppe De Bonis – perché in modo che vi sia corrispondenza tra gli atti di pignoramento e il riconoscimento del debito fuori bilancio”
A distanza di mesi, però, il Comune non ha ancora le idee chiare sulla cifra esatta da presentare in consiglio comunale come debito fuori bilancio. Un ritardo nella definizione dell’importo che l’assessore De Bonis, contattato da ImperiaPost, imputa allo studio legale dell’avvocato Eutimio Monaco, legale difensore del Comune nella causa intentata dagli ex lavoratori della Tradeco.
“C’è un disallineamento tra gli importi comunicati dalla Banca Carige e gli importi comunicati dallo studio dell’avvocato Monaco – spiega De Bonis – Sono mesi che contattiamo lo studio, ma non abbiamo ancora ricevuto una risposta definitiva sugli importi esatti da destinare agli ex lavoratori Tradeco. C’è una differenza di circa 5-6 mila euro. I nostri uffici stanno cercando di chiarire questo disallineamento da diversi mesi, ma senza risultati. Non sappiamo ancora l’importo reale da imputare quale debito fuori bilancio. Questo è il motivo dei continui ritardi. Qualcuno prima o poi ci dovrà fare una risposta”.
A riguardo il Sindaco di Imperia Carlo Capacci non ha voluto rilasciare dichiarazioni: “Non conosco l’argomento. Non ho nulla da dire”.
