“A proposito di elezioni, la scorsa settimana ad Imperia si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle RSU dei lavoratori del settore ambiente. Ho spesso sollevato il problema perlomeno di opportunità su come fosse articolata finora la rappresentanza sindacale dell’azienda più importante del settore (ex Eco-Imperia ex Tradeco attuale Teknoservice). Inizia così l’affondo del consigliere comunale Antonio Russo contro parte dei sindacati del settore ambiente.
Mi sono sempre chiesto – prosegue Russo – come avvenissero gli incontri tra sindacato ed azienda. Come faceva, al tavolo delle trattative, il dirigente sindacale a cambiare casacca e diventare all’occorrenza dirigente aziendale?.
Altro che Pirandello, siamo ai livelli di quasi santissima trinità ‘uno e bino’. La cosa strana è che per 5 anni non ho sentito nessuno stupirsi più di tanto di quanto accadeva, tutto veniva tollerato come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
E le segreterie cittadine? Non pervenute. Comunque questa volta finalmente hanno risolto il problema, lo hanno risolto nel più classico stile gattopardista che si conosca ‘tutto cambi perchè nulla cambi’.
Hanno risolto il problema facendo candidare figli e parenti al posto degli oramai ‘impresentabili’. Infatti il giovane figlio di un noto dirigente aziendale/sindacale, assunto da pochi anni, si presenta alle elezioni candidato per il sindacato FIADEL, diverso da quello rappresentato dal padre (che come tutti sappiamo è un dirigente CISL) e in cambio il giovane figlio di un altro dipendente appartenente al sindacato FIADEL ricambia il favore candidandosi nelle liste del sindacato CISL.
Risultato? Grazie a questo patto di ferro e grazie sopratutto alle 2 preferenze sono stati eletti entrambi con quasi gli stessi voti (27 FIADEL e 26 CISL). Purtroppo come spesso succede il diavolo a volte fa le pentole e non i coperchi.
Accade infatti che questa azione di forza abbia scompigliato i fragili equilibri sindacali. Infatti anche il terzo eletto è della CISL e pertanto sono rimasti fuori dalle RSU sia la CGIL che la UIL. Ora stanno cercando di salvare le apparenze portando da 3 a 5 le rappresentanze. In questo modo si consentirebbe l’ingresso dei rappresentati di CGIL e UIL. Ripeto però: ma le segreterie cittadine provinciali e regionali dei sindacati continuano a non avere niente da dire?”