Ennesimo colpo di scena nell’ambito della querelle tra Comune di Imperia e Teknoservice sull’appalto per la gestione della raccolta rifiuti. Il Tar, infatti, ha accolto in parte il ricorso presentato dall’impresa torinese incaricata della gestione del servizio di raccolta rifiuti nel comune capoluogo, sancendo di fatto che la percentuale minima di raccolta differenziata per non incorrere in penali deve essere pari e non superiore al 45%.
In particolare, il Tribunale ha accolto la richiesta di Teknoservice di sospensione “dell’esecuzione delle prescrizioni che, contraddittoriamente rispetto agli impegni assunti dal Comune con l’atto di transazione del 29 luglio 2016, impongono l’applicazione di penalità per il mancato raggiungimento dell’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, senza previo accertamento della responsabilità dell’impresa”.
Il giudice, inoltre, ha sottolineato come “l’applicazione di tali prescrizioni è suscettibile di arrecare pregiudizi gravi e irreparabili alla ricorrente, anche in ragione delle carenze obiettivamente insite nell’attuale organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti”.
Il giudice ha così sospeso in parte l’esecuzione dell’ordinanza sindacale del 30 giugno 2017 (nel passaggio in cui il Comune portava al 65% la percentuale minima di raccolta differenziata da raggiungere per non incorrere nelle penali), nonché, integralmente, l’esecuzione della successiva ordinanza del 28 luglio 2017 (con la quale il Comune annullava in autotutela l’ordinanza con cui riportava al 45% la percentuale minima di raccolta differenziata da raggiungere per non incorrere nelle penali).
In definitiva, dunque, il Tar obbliga il Comune a mantenere al 45% la percentuale minima di raccolta differenziata per non incorrere in penali.
Il Tar ha invece non si è espresso “in quanto esorbita dai limiti della cognizione cautelare di questo giudice” l’istanza con la quale Teknoservice chiedeva di “avviare tempestivamente una procedura concorsuale per il reperimento di un nuovo affidatario del servizio”. A riguardo ha fissato la trattazione di merito del ricorso alla pubblica udienza del 27 giugno 2018.