Condannata a 6 mesi di carcere. È questa la sentenza pronunciata in Tribunale a Imperia dal giudice Anna Bonsignorio, dinnanzi al PM Vercesi, nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati Paola Ghersi, 50enne imperiese (difesa dall’avvocato Tommaso Levi del foro di Torino), accusata di furto in abitazione aggravato.
I fatti risalgono alla notte tra l’8 e il 9 agosto 2012. Secondo l‘accusa, la 50enne si sarebbe introdotta in un’abitazione a Diano Marina infrangendo un vetro e forzando la porta di accesso, insieme a A.F.. Da lì, i due avrebbero sfondato un muro in comune con la casa adiacente, introducendosi nell’abitazione di O.R. e impossessandosi della cassaforte, divellendola dal muro. La cassaforte conteneva 3 mila euro in contanti, monili di ambra, corallo rosso e nero, oro e argento, e libretti di assegno.
Inoltre, la 50enne era accusata anche di un furto in abitazione risalente a un periodo precedente all’agosto 2012, nel quale avrebbe rubato a ignoti della posateria in argento dal peso complessivo di 3,900 kg.
La donna era anche accusata di calunnia, poichè, secondo l’accusa, durante diversi interrogatori, avrebbe accusato del furto della cassaforte G.M (difeso dall’avvocato Angela Basso) pur sapendolo innocente. Il giudice ha optato per l’assoluzione perché “il fatto non costituisce reato” in quanto la donna avrebbe in realtà solo riportato una versione dei fatti fornitagli da una terza persona.