È stata approvata durante la seduta odierna del Consiglio Comunale la pratica sul Regolamento edilizio comunale, elaborato in attuazione del Regolamento edilizio tipo, approvato dalla Regione Liguria DGR n. 316/2017.
A seguito della presentazione dell’assessore all’Urbanistica Enrica Fresia, si è acceso un lungo dibattito, poiché, secondo alcuni consiglieri, non c’è stata la possibilità di comprendere in profondità il documento e dare quindi una valutazione corretta della pratica.
ENRICA FRESIA
“Nel 2015 la legge 124, legge Madia, ha richiesto che le normative edilizie siano uniformate a livello nazionale.
C’è stato un accordo tra le regioni tramite l’Anci, che prevede che ogni regione possa ratificare il regolamento sull’edilizia approvato a livello statale con modifiche che tengano conto delle normative particolari delle regioni e delle particolari esigenze.
A seguito dell’accordo, la Regione aveva la possibilità di ratificare il regolamento edilizio “tipo”, impostato sulla base di una struttura uniforme. Per i procedimenti edilizi avviati prima dell’approvazione del regolamento vengono conclusi sulla base della vigente disciplina al momento. Se non viene approvato il regolamento edilizio comunale, non valgono queste norme transitorie”.
GIANFRANCO GROSSO
“Il Comune ha un piano regolatore che è stato modificato nel ’98 da tutti considerato da rivisitare. La città è cambiata tantissimo. Va adeguato ai tempi per consentire di dare un volto nuovo alla città.
Più volte è stata richiesta la variazione del Puc. Nel 2013 quando è arrivata l’amministrazione Capacci c’era la speranza di un cambiamento, invece non si è fatto nulla. Il regolamento così presentato non mette in condizione un consigliere comunale di comprenderlo a fondo. È stato fatto di corsa per esigenze di necessità, ma c’erano 180 giorni, si poteva discutere. È una pratica troppo importante per essere approvata con questa fretta. Il modo in cui è stata gestita, fa capire la grave mancanza di metodo che c’è. Non parteciperò al voto perché non ci sentiamo né di bocciarlo né di essere a favore”.
FIORENZO MARINO
“È quasi un obbligo approvarlo altrimenti si bloccherebbero le domande presentate finora, ed essendo già un settore in crisi sarebbe un grave problema. Ringraziamo uffici e assessore per il lavoro svolto.
Vorrei fare una riflessione. Sono professionista del settore e siamo una decina in totale, ma in 4 anni non siamo mai riusciti a iniziare neanche la discussione sul cambiamento del Piano Unico Regolatore. Mi sono sempre chiesto perché non ci siamo riusciti. Sulla riqualificazione della Sairo e sulla pista ciclabile ci siamo trovati tutti d’accordo, perché non si può fare per il resto? C’è bisogno di nuovi servizi, riqualificazione di aree dismesse e miglioramento della viabilità. Non si devono fare più nuovi volumi, ma riusare quelli esistenti”.
GIUSEPPE FOSSATI
“Sono in imbarazzo per la pratica presentata, perché, nonostante il tentativo di condividere da parte dell’assessore sia apprezzato, i risultati sono insoddisfacenti. Ci siamo ridotti all’ultimo giorno utile, portando un emendamento che lo modifica in modo sostanziale. Prendo atto delle conseguenze qualora non si adottasse, dato che l’approvazione significherebbe la salvaguardia delle pratiche pendenti.
È una normativa tecnica e complessa, anche chi ha le competenze non è in grado di vedere cosa c’è da cambiare. È l’ultimo giorno utile quindi potremmo approvare il regolamento di stesura regionale e fare le modifiche con calma. Voterò la pratica, non l’emendamento”.
ESTER D’AGOSTINO, EMENDAMENTI
“Il primo riguarda l’articolo 4, sulle commissioni locali per il paesaggio. I componenti scelti dovranno comprendere un agronomo, un geologo e un architetto paesaggistico, per garantire il rispetto della legge che prevede che ci siano professioni specializzati per la tutela del paesaggio.
Il secondo riguarda le tempistiche. Le pratiche da valutare vanno valutate in 30 giorni, in mancanza di riscontro si ritiene parere favorevole, per evitare un allungamento dei tempi”.
FRANCA MEZZERA, EMENDAMENTO
“Nell’ambito della scadenza 180 giorni prevista dalla Regione, chiediamo che, dopo aver votato il regolamento, sia data l’immediata eseguibilità”.
ROBERTO SALUZZO
“Il regolamento edilizio è diverso dalle norme tecniche che non riguardano lo sviluppo dell’abitato in modo diretto. Per rispetto del lavoro fatto dagli uffici, propongo di approvare la pratica, le modifiche saranno ancora possibili. Per quanto riguarda gli emendamenti, possono far parte della commissione molte categorie, quindi dirne solo 3 significherebbe escluderne molte altre. Il secondo emendamento non è attuabile, dato che non si tratta di un parere vincolante”.
Il primo emendamento presentato da Energie per l’Italia è stato approvato con 18 voti favorevoli, 1 astenuto, 8 contrario.
Il primo emendamento presentato da Energie per l’Italia è stato approvato con 16 voti favorevoli, 8 astenuti, 3 contrario.
Il primo emendamento presentato dalla consigliera Gianfranca Mezzera per l’immediata esecutività è stato approvato con 24 voti favorevoli, 2 astenuti, 1 contrario.
La pratica è stata approvata con 24 voti favorevoli, 1 astenuto, 1 contrario. L’immediata esecutività è stata approvata con 25 voti favorevoli, 1 astenuto e 0 contrari.