Imperia – “Continua la serie del ‘tutto esaurito’ per Lo Spazio Vuoto di Imperia, e anche per il prossimo venerdì 14 marzo (sempre alle 21,15) si prevede un’altra serata con il pienone. Alessandro Bergallo, a dieci anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber, porta in scena ‘Il collezionista di paure’, omaggio a lui dedicato senza ri-celebrare in modo speculare i testi e la musica dell’artista, ma interpretandone il teatro-canzone in una forma di nuova spersonalizzazione per, come raccontava proprio Gaber, “identificarsi in tanta gente”.
Anche ‘il collezionista’ non recita un ruolo, ma passa attraverso se stesso per trovare le parole e la musica di ogni persona piena di “complessità, di contraddizioni” e di dirompente creatività per farsene una ragione.
‘Il collezionista di paure’ è un divertente percorso di definizione di se stesso per via di negazione: provando a togliere progressivamente, come tanti post-it da una parete, tutte le paure, le illusioni, i ragionamenti contorti e le false attese, si arriverà (forse) a scoprire quello che resta di noi al netto dell’esistenza.
Il Collezionista le paure ce le ha tutte: del bricolage, dell’aspetto esteriore, del padre, dello psicanalista, dei supereroi e di Dio. E, ancora, del proprio passato segnato, della televisione, del lavoro, del successo e pure della morte. Che si presenta, invece che come la certezza, una qualsiasi ma comunque definitiva, come un’ulteriore occasione di dubbi e di moltiplicazione di paure. In fondo, il Signor A è così contorto, noi siamo così contorti e surreali da non riuscire a trovare la fine nemmeno nella fine.
La presenza in scena di un musicista (a volte un contrabbassista, altre un percussionista) conferisce allo spettacolo un’identità live che lo caratterizza per la sua specifica vitalità quasi jazz”.
C.S.