La Soprintendenza ha bocciato il progetto di riqualificazione dell’ex Sairo. Un fulmine a ciel sereno per l’amministrazione Capacci che si è vista negare l’autorizzazione ambientale, atto necessario per ottenere i titoli edilizi per dare il via ai lavori.
Nel dettaglio, la Soprintendenza contesta il progetto nella sua interezza (escluso l’ostello, per cui si attende il nulla osta monumentale, ndr), per questo appare al momento difficile la risoluzione del problema, benché il Comune di Imperia, di intesa con l’ing. Andrea Barla (ideatore del progetto) e con l’Imperia Sviluppo, soggetto privato che fa capo alla famiglia Carli, abbia la possibilità di presentare le proprie controdeduzioni entro 10 giorni.
La Soprintendenza, infatti, nel documento di diniego inviato agli uffici comunali, ha aperto alla possibilità di presentare nuove proposte progettuali.
LE CONTESTAZIONI
La Soprintendenza contesta l’eccessiva imponenza della nuova struttura. “Costituisce un elemento di saturazione dell’area tra gli impianti sportivi e l’ex Sairo“, nonché “una barriera fisica di eccessivo impatto”. Non solo, secondo la Soprintendenza la posizione è “tale da creare un elemento di ostacolo visivo e percettivo”
Inoltre, la nuova struttura considerato “il suo eccessivo impatto sull’ex Sairo in termini di rapporti volumetrici, di altezza e di vicinanza – spiega la Soprintendenza – comporta la perdita della memoria storica dell’area industriale a favore di un’area a destinazione mista nella quale non sono più leggibili i rapporti volumetrici e tra pieni e vuoti che rendevano leggibile l’esistenza di una funzione specifica all’interno del contesto costruito”.
In conclusione, la Soprintendenza contesta anche la realizzazione di parcheggi nell’area libera dall’edificazione, in quanto “con le aree verdi limitate alle zone di risulta non consente la salvaguardia della qualità degli spazi aperti”.
In definitiva, la Soprintendenza conclude l’atto di diniego spiegando che il progetto di riqualificazione dell’ex Sairo “non consente di raggiungere gli obiettivi di uso consapevole del territorio, salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati e coerenti”.
LE REAZIONI
“Speriamo di poter trovare una soluzione anche se non sarà semplice – commenta a ImperiaPost l’assessore all’Urbanistica Enrica Fresia – Per Imperia sarebbe un’occasione persa”.
“Ci inchiniamo al volere della Soprintendenza – commenta ironicamente il Sindaco Carlo Capacci – che tutelerà un manufatto pericolante per il resto dei nostri anni. Visto che nella comunicazione c’è un’apertura per esaminare nuove proposte spero si possa divenire a una soluzione positiva della vicenda”.