“Noi speriamo che il Sindaco si renda conto di cosa è stato fatto in questi ultimi tempi e torni assolutamente indietro sui passi che sono stati fatti. Che prenda assolutamente posizione sul pagamento in Rivieracqua, che faccia ritirare l’istanza di fallimento, che faccia ritirare la richiesta di commissariamento, assolutamente, e ci sia anche un cambio di vertice nella presidenza di AMAT”.
Parole dell’assessore, congelato, all’ambiente Giuseppe De Bonis mentre all’interno dell’ufficio del primo cittadino si stava svolgendo un braccio di ferro tra il PD-Imperia di tutti e il sindaco sulla questione di Rivieracqua. La parola passa al partito, a De Bonis Senior, Antonio, che dovrà valutare se l’offerta di Capacci di mettere ai voti, in consiglio comunale, la posizione dell’amministrazione sulla richiesta di fallimento di Rivieracqua da parte di Amat.
Tornando a De Bonis “junior” spicca di fatto la richiesta avanzata dal partito democratico al primo cittadino , ovvero la “testa” del presidente di Amat Barbara Pirero. Una richiesta esplicita, senza mezzi termini, che farà senza dubbio discutere. La Pirero, in qualità di presidente di Amat, avrebbe avuto la “colpa “di chiedere il fallimento di Rivieracqua per un debito di oltre 1,5 milioni di euro.
De Bonis auspicherebbe dunque un cambio al vertice della società affinché l’istanza di fallimento possa essere ritirata. Una richiesta alla quale il primo cittadino avrebbe risposto picche lasciandosi scappare un commento davanti ai cronisti presenti:”solo in Cina succedono queste cose, il partito comunista impone le scelte aziendali ai manager delle società parastatali. Solo in Cina e a Imperia”.