“Questa è la conferma di quello che ho sempre pensato, ovvero che c’era un piano preordinato, ovvero quello di fare fallire Amat”. È durissimo il commento del Sindaco di Imperia Carlo Capacci alle dimissioni di Pietro Mannoni, segretario provinciale del Partito Democratico, dal cda di Amat. Dimissioni che, lo ricordiamo, hanno portato alla caduta del presidente Barbara Pirero e dell’intero cda.
“Non capisco la logica comportamentale di un partito che il giorno prima chiede al Sindaco di chiedere al cda di Amat di ritirare l’istanza di fallimento contro Rivieracqua, azione che comunque è di competenza del cda, e il giorno dopo fa saltare il cda rendendo possibile tale azione – aggiunge Capacci – Una richiesta che, vorrei precisare, io non avrei comunque certamente preso in considerazione”.
“Stupisce infine – conclude Capacci – l’assoluta mancanza di senso di responsabilità nel lasciare l’Amat senza la possibilità di essere governata in un periodo estremamente critico. Amat si trova da oggi a essere sola, nel mirino di chi le vuole male, senza potersi difendere. Questa è la conferma di quello che ho sempre pensato, ovvero che c’era un piano preordinato, ovvero quello di fare fallire Amat. Cosa che avevo già avuto modo di affermare in un consiglio provinciale di alcuni mesi fa e in alcune interviste video”.