Grande successo questa mattina al Polo Universitario imperiese per lo “speed date imprenditoriale“ organizzato dall’Università degli Studi di Genova, Confindustria Imperia, Legacoop Liguria, Confcooperative e CCIAA Riviere di Liguria.
Circa 80 ragazzi, studenti dell’istituto Ruffini,( indirizzo agrario e turistico) e universitari (giurisprudenza e scienze del turismo) hanno ascoltato le esperienze imprenditoriali delle nove aziende/enti presenti: Università di Genova, Confindustria, Hotel Rossini, Coop. PatFlor, Coop. Pandolio, Coop. Brigì, Coop. Ture Nirvana, Banca Etica, CCIAA Riviere di Liguria e Fratelli Carli.
ANGELO FRANCO
“Noi siamo una piccola azienda artigianale del territorio, facciamo dei prodotti da forno, dolci e salati, a base di olio di oliva. Ci hanno invitato qua come società cooperativa, siamo venuti molto volentieri a raccontare agli studenti e a parlare loro dell’azienda e delle nostre esperienze.
Quello che offriamo appunto oggi agli studenti è la nostra esperienza e in quello che possiamo dare dei consigli sulle scelte che devono intraprendere, chi per l’università, chi per il mondo del lavoro, dove possiamo fargli un esempio di una realtà territoriale del mondo del lavoro.
I ragazzi erano tutti molto interessati, più di quello che pensavo. Qualcuno con le idee più chiare per il proprio futuro, alcuni meno, chi vuole lavorare e chi vuole andare avanti con gli studi, però molto molto interessati”.
CLAUDIA GAZZANO
“I ragazzi erano molto curiosi, ma non avevano delle richieste particolari, erano più curiosi di sapere cosa potevamo dire noi. Noi abbiamo raccontato la nostra esperienza, perchè dovrebbe in qualche modo servire a loro a capire che in qualche modo si può fare, in quanto volere è potere. Si può fare, noi ce l’abbiamo fatta, è stato duro, sarà sempre duro, però lavorando duramente si può arrivare sicuramente dappertutto. Il nostro è un circolo chiuso, partiamo da proprio dal contatto diretto con la terra, quindi dalla produzione fino alla lavorazione e la commercializzazione diretta con tutto quello che è il percorso di trasporto e quant’altro.
Un ciclo completo la nostra cooperativa. Si distingue forse un po’ dalle altre per quello , è completo al punto che arriviamo negli Stati Uniti con la commercializzazione. Sicuramente è duro, un lavoro duro, spesso e volentieri non ha orari, però se si fa con abnegazione porta soddisfazione. Inizierà a mancarci la merce perchè i nostri produttori sono anziani e i figli non hanno questo ricambio generazionale. Questo è dovuto un po’ alla mala informazione, perchè si pensa sempre che la campagna sia solo fatica.
La campagna invece è tanta soddisfazione, se si riesce a fare però nella maniera giusta, nella maniera più moderna, perchè adesso si può fare sicuramente in maniera molto più moderna e poi si è padroni di se stessi, questo non ha prezzo”.
MARIA RAMELLA
“Molti ragazzi erano curiosi, anzi tutti i ragazzi erano curiosi e molti hanno anche fatto domande per capire come sia possibile un gruppo di ragazzi giovani come noi, abbiamo tutti meno di 35 anni, siamo riusciti in questa impresa. Trovo fondamentale raccontare questa storia ai ragazzi, proprio per dare a loro una prospettiva e una curiosità nell’imperare a organizzarsi e a progettare insieme.
Il nostro core business e il turismo sostenibile. Lo facciamo con 4 macro attività principali, che sono la gestione di un rifugio escursionistico, il rifugio Ca’ da Cardella, la gestione del parco avventura di Mendatica, la gestione insieme alla proloco del CTE, che è un centro per il turismo escursionistico, e quindi servizi agli escursionisti e Mendatica didattica, che sono pacchetti offerti per le scuole e i gruppi.
Mi auguro che i ragazzi si avvicinino a questo tipo di attività, abbiamo già esperienze positive in questo senso, abbiamo attivato un tirocinio l’anno scorso con l’università di Imperia e una delle ragazze che ha fatto il tirocinio si è fermata con noi, mi auguro proprio di si”.
ROBERTA CONTE- centro per l’impiego
“La troviamo un’iniziativa veramente utile per i nostri giovani del territorio, in particolare il centro per l’impiego in questo contesto può servire ad orientarli. Noi abbiamo un servizio orientamento professionale, con operatori dedicati, che possono accogliere anche le esigenze dei giovani anche da un punto di vista un po’ motivazionale, ma anche di competenza.
Oggi sappiamo che il mercato del lavoro ti chiede comunque cosa sai fare e noi cerchiamo di far ragionare questi ragazzi che vengono ai nostri colloqui per vedere dove poter orientare la ricerca.
Abbiamo dei seminari presso i nostri uffici, abbiamo la possibilità di fare colloqui con i nostri operatori e poi ovviamente facciamo conoscere che esiste comunque una rete a supporto, non vengono lasciati soli in questa ricerca.
Abbiamo, proprio all’interno della legge 150, dei seminari che sono dedicati a come si scrive un curriculum, come affrontare un colloquio di lavoro, le domande che possono emergere, come ci si comporta, i fabbisogni della domanda offerta e i tipi di contratto, al di la dell’apprendistato quali tipi di contratto si possono fare. Ancora, anche sull’ausilio alla ricerca dell’occupazione, quali sono i canali in cui io cerco lavoro, come devo muovermi nella giungla del mercato. Noi siamo assolutamente disponibili nel fare questi incontri”.
ALBERTO TITA (HOTEL ROSSINI)
“Stiamo cercando di dare appunto un quadro generale su quella che è l’accoglienza nella nostra destinazione. Imperia è una città turistica, è una città che secondo me ha molto da fare e quindi grazie anche all’interazione che si è venuta a creare stamani, ho avuto il piacere di capire che nessuno si è ancora reso conto di quelle che sono le potenzialità, però è stimolante poterle condividere con loro e vedere che c’è molto fatto e ancora molto da fare.
È un mestiere che secondo me ce l’hai dentro, è una passione che naturalmente la hai dentro e bisogna solo trovare la chiave di lettura per potertela carpire. Noi abbiamo quell’accoglienza che è conosciuta in tutto il mondo. Il turismo in Italia è dimostrato anche dai libri contabili che è uno delle situazioni di PIL che più trainano il nostro paese, ed è forse tra le poche che forse restano, che bisogna coltivare.
Passato questo messaggio ai ragazzi, credo che con un po’ di impegno e un po’ di dedizione, implementando quella che è la nostra fortunata natura di accoglienza si possa fare molto”.
[wzslider autoplay=”true” interval=”5000″ transition=”‘slide’” lightbox=”true” exclude=”289190″]