Sono state ufficializzate mediante il Decreto Ministeriale del Ministro della Giustizia, le piante organiche riguardanti il personale di polizia penitenziaria della Liguria
Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – SAPPe Liguria– evidenzia il danno che si stà delineando a sfavore della Polizia Penitenziaria ligure.
“Purtroppo – scrive il SAPPE della Liguria Michele LORENZO – la polizia penitenziaria ha avuto un taglio a seguito della legge Madìa. Prima in Liguria erano previsti 1173 poliziotti oggi il taglio netto degli organici voluti per la Pubblica amministrazione dal Ministro MADIA e mal gestiti dal Ministero della Giustizia, li riduce a soli 994 unità. Quindi un segno negativo di 179″.
Ecco la ripartizione per i singoli istituti penitenziari:
CHIAVARI dai 65 previsti a 57
MARASSI dai 452 previsti a 381
PONTEDECIMO dai 161 previsti ai 142
IMPERIA dai 71 previsti ai 67
LA SPEZIA dai 179 previsti ai 146
SANREMO dai 243 previsti al 201.
“Numeri al ribasso che devono confrontarsi con un crescente aumento della popolazione detenuta che supera i 1400 reclusi. Il SAPPe accusa di omicidio della Polizia Penitenziaria da parte di un governo che non ha la minima conoscenza del sistema penitenziario e di come e chi fa funzionare le carceri. Finanche la previsione nella legge di stabilità 2016 che prevedeva investimenti a favore del personale di Polizia Penitenziaria risulta insufficiente e non risolve il problema – Continua il SAPPe – certo vi è la necessità di adeguare le dotazioni organiche del personale di polizia penitenziaria ma non certamente, ridurle drasticamente come previsto dalla legge Madia. Se consideriamo che solo il personale di MARASSI nei primi 10 mesi dell’anno ha utilizzato poco più di 42.000 ore di straordinario, e non tutte pagate, non osiamo immaginare come si gestirà con 70 unità in meno”.
Il decreto del Ministro Orlando non tiene conto dell’istituto di Savona, perché non è stata prevista l’assegnazione di personale quindi – deduce il SAPPe ligure – si dovrà definitivamente abbandonare l’ipotesi di avere un nuovo istituto per la provincia di Savona?”.
“A detta del SAPPe la condizione di lavoro della Polizia Penitenziaria non è delle più soddisfacenti sia per il carico di lavoro venutosi a determinare per la carenza di personale sia per un’organizzazione degli istituti che non tiene conto dell’organico dei poliziotti. Non si esclude manifestazioni di protesta ma sicuramente il SAPPe affiderà la problematica all’attenzione dei politici locali in primis chiederà l’interessamento da parte del Ministro e vediamo – conclude LORENZO – chi risponderà all’appello del SAPPe”.