Spetta all’Italia, per il 2017, il record mondiale per varietà ed ampiezza di patrimonio agroalimentare con le sue ben 5047 specialità alimentari tradizionali presenti su tutto il territorio. Il numero delle tipicità regionali è passato dalle iniziali 2.188 (dato emerso dal primo censimento avvenuto nel 2000) alle 5.047 attuali con un aumento del 131% dei prodotti salvati dal rischio di estinzione.
È questo quello che è risultato dal censimento delle specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentato dalla Coldiretti in occasione dello storico appuntamento dell’anno internazionale del cibo italiano nel mondo proclamato nel 2018, all’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti sul lungomare Caracciolo, Rotonda Diaz, a Napoli.
Il secondo Villaggio Coldiretti dell’anno, apre le sue porte oggi, venerdì 24 novembre, per far conoscere i tesori del Made in Italy, attraverso 1,5 km di mercati contadini, agrichef che presenteranno le ricette storiche ed esposizioni ad hoc, dove protagonisti saranno i prodotti, più curiosi, rari, antichi, ricchi di proprietà salutistiche, e quelli che meglio esprimono la biodiversità del territorio italiano e le sue tradizioni alimentari.
“Anche la Liguria – afferma il Direttore di Coldiretti Liguria, Enzo Pagliano – nonostante il territorio d’estensione ridotta, risulta essere nella top ten delle Regioni con il maggior numero di varietà alimentari. 294 sono i prodotti che rispecchiano la nostra terra e che l’hanno resa famosa in tutto il mondo, oltre che per il mare anche per la cucina: si va dalla verdura (fagiolo cannellino della Val di Vara, pomodori), al pesce (stoccafisso, acciughe di Monterosso) dai formaggi (caprino di malga, mozzarella di Brugnato, Prescinseua) ai salumi (salame genovese, Testa in cassetta), dalle salse (pesto, sugo alla genovese) ai dolci (pandolce, castagnaccio).
Chi non conosce – continua Pagliano – la focaccia genovese , il pesto, l’oliva taggiasca, la torta di riso e i prodotti della terra come la varietà di pomodoro cuore di bue o la patata quarantina. Sono tutti prodotti che rappresentano una determinata zona della Liguria, ma molti altri sono quelli meno conosciuti ma comunque da difendere e valorizzare, come l’asparago violetto d’Albenga, unico nel suo genere, il carciofo spinoso, la carne di cabannina, il Chinotto di Savona.”
“Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione – afferma il Presidente di Coldiretti Liguria, Gerolamo Calleri – che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà del territorio. In questa importante occasione del Villaggio Coldiretti di Napoli saranno presenti prodotti liguri quali il basilico genovese, la mozzarella di Brugnato, i canestrelli di Acquasanta e molto altro ancora per permettere a tutti di conoscere un po’ meglio la nostra cucina. È un patrimonio, quello del Made in Italy, che va difeso dai prodotti esteri che cercano di imitarlo, e presentato con orgoglio ai turisti sia italiani che stranieri, in modo che si facciano a loro volta portatori di cultura culinaria italiana nel mondo.”